Ciro Salvo vs Francesco Emilio Borrelli è lo scontro che non ci aspettavamo

Il deputato verde Borrelli accusa Ciro Salvo con un video su Facebook, e il pizzaiolo risponde a tono: diamoci un'occhiata.

Ciro Salvo vs Francesco Emilio Borrelli è lo scontro che non ci aspettavamo

In un angolo Francesco Emilio Borrelli, deputato alla Camera per Alleanza Verdi e Sinistra; dall’altra Ciro Salvo, mente e braccio dietro 50 Kalò e celeberrimo pizzaiolo napoletano. L’oggetto della discussione sono modalità e privilegi di parcheggio, il ring scelto per l’incontro la vetrina dei social.

Antefatto: un paio di giorni fa Borrelli ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un breve video in cui, per farvela breve, accusa Salvo e più in generale 50 Kalò di invitare i propri clienti a spostare le auto in seconda fila all’arrivo del deputato. I toni, vale la pena sottolinearlo, sono piuttosto forti: “Sostenitore di un sistema che fa schifo”, dice Borrelli. “Hai mandato il messaggio uscite subito, così non vi fanno la multa. Sei una vergogna, Salvo!“. E la risposta di Salvo non tarda ad arrivare.

La risposta di Ciro Salvo

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Il pizzaiolo risponde sulla medesima piattaforma. “Rispetto profondamente il lavoro del deputato Francesco Emilio Borrelli e condivido la necessità di contrastare ogni forma di illegalità e degrado urbano” si legge sul profilo Facebook di Ciro Salvo. “Tuttavia, le sue dichiarazioni nei miei riguardi e della mia azienda sono profondamente offensive”.

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Il nostro trova fondamentalmente scorretto “gettare fango gratuitamente su una realtà imprenditoriale” che si impegna di giorno in giorno a contribuire “all’immagine positiva di Napoli”. E badate bene: la risposta non è semplicemente un condannare prendendo le canoniche distanze. Salvo produce anche le prove.

“Per contrastare le irregolarità nella sosta da parte dei clienti, abbiamo stipulato, già da qualche anno, una convenzione con un parcheggio situato di fronte” prosegue. “Tutto è documentato da post presenti sui nostri profili social e da avvisi affissi all’ingresso del locale”. E non a caso, a corredo del post ecco apparire foto della convenzione di cui sopra con tanto di data (marzo ’23).

Il dado è tratto, dunque. “Pertanto, non accetto che mi vengano attribuiti comportamenti che non mi appartengono” conclude Salvo. “Mi dispiace sinceramente per quanto accaduto e credo che il confronto, anche su temi critici, possa e debba avvenire in modo costruttivo e rispettoso”. Dobbiamo aspettarci la risposta di Borrelli?