La cipolla rossa di Breme, al confine tra Lombardia e Piemonte, diventa un nuovo presidio Slow Food. Si tratta di un prodotto da record, perché mediamente si aggira sui 600-700 grammi, ma può superare abbondantemente anche il chilo. Il primato spetta a una “quarantina” da 2041 grammi.
Ma non è solo il suo peso a passare inosservato. La cipolla di Breme è detta anche “la dolcissima”. A conferirle questa caratteristica sono il microclima e il terreno della zona, poco distante dalla confluenza tra i fiumi Po e Sesia, reso fertile dalle falde acquifere che corrono a circa un metro e mezzo dalla superficie, al punto da non richiedere che sia irrigato.
I produttori della cipolla rossa di Breme, oggi, sono 16. “Nel 2006 erano appena quattro o cinque”, racconta Francesco Berzero, referente dei produttori del Presidio e sindaco del paesino. Sono cifre che comunque non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelle di settant’anni fa, quando il Consorzio locale poteva contare su duecento soci.
“Cerchiamo di rispettare tutto quello che la storia ci ha lasciato, sia a livello di natura, sia di ortaggi, sia di monumenti storici. – spiega Berzero – Arrivare ad avere un Presidio Slow Food è un traguardo importante che ci eravamo prefissati già nel 2015, quando partecipammo a Expo invitati da Slow Food e dove portammo 160 piantine di cipolle rosse. Il Presidio è sostenuto dal Comune di Breme e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Fonte: [Cronachedigusto.it]