Non è tutto bean to bar quel che luccica: chi può dirlo meglio di voi, attenti lettori di Dissapore. Insieme abbiamo seguito le vicende dei Mast Brothers, Rick e Michael, hipster invariabilmente barbuti che hanno incantato i media raccontato la favola del cioccolato artigianale made in Brookyn.
Il fatturato è schizzato alle stelle ma poi qualcuno ha scoperto che dietro c’era un’operazione di marketing calcolata al millimetro (altrimenti nota come “la più grande truffa del cioccolato artigianale“).
Attenzione però: la favola è venuta meno, ma le famose tavolette dagli incarti seducenti vendute a prezzi esorbitanti… si continuano a vendere. Anzi, la pubblicità seguita allo scandalo, sebbene negativa, ha fatto impennare i fatturati. Con grande scorno della stampa internazionale che, prima ha creato il caso poi ne ha preso brutalmente le distanze.
E ora arriva la notizia che i fratelloni Mast, lungi dal perdere colpi, stanno per aprire un grande atelier del cioccolato con negozio annesso a Los Angeles, nell’Art District, ovviamente, tanto per rispettare la quota hipster.
E già si dice, rimarcandolo, che nel mega spazio da 600 metri quadrati i visitatori potranno ammirare l’intera produzione “from bean to bar” (dalla fava di cacao alla tavoletta). Una scelta di trasparenza dopo i problemi dei mesi passati.
Non abbiamo ancora una data certa, si parla di metà aprile, mentre nuovi sapori vicini ai palati californiani dovrebbero affiancare le classiche tavolette Mast: fondente, al latte di capra o all’olio d’oliva.
I prezzi? La scandalo non finisce poi tanto male. 10 dollari a tavoletta, come prima che i Mast Brothers venissero crocifissi.
[Crediti | Link: Eater]