Anche il produttore svizzero di cioccolato Lindt si accoda (seppur con notevole ritardo – ma lungi da noi il voler giudicare) al grande esodo dalla Russia: secondo quanto annunciato dalla stessa azienda elvetica, infatti, è stata di recente raggiunta la decisione di interrompere le operazioni commerciali sul territorio russo, uscendo di fatto dal mercato locale. La scelta, come potrete immaginare – e come già accadde per diversi altri colossi del settore food, da McDonald’s a Carslberg fino addirittura a Starbucks – è mossa dall’invasione dello scorso febbraio dell’Ucraina.
Importante notare, per di più, che di fatto Lindt aveva già annunciato nel mese di marzo – ad appena una manciata di giorni dall’inizio delle ostilità, per intenderci – la propria volontà di chiudere i propri punti vendita distribuiti nel territorio russo, sospendendo allo stesso tempo le consegne. La decisione più recente – comunicata dalla stessa azienda proprio nella giornata di oggi, martedì 16 agosto – è infatti ben più radicale, e come accennato consiste nell’uscita netta dal mercato russo. “Dopo il suo annuncio il 9 marzo 2022, il gruppo Lindt & Spruengli ha deciso di uscire dal mercato russo” si legge in una nota emessa dalla società in questione. “Sosterremo i nostri dipendenti in Russia e agiremo in conformità con le normative locali”.