Cioccolato: il più antico produttore australiano fallisce dopo 109 anni

Il più antico produttore di cioccolato dell'Australia, Ernest Hillier Chocolates, è fallito dopo una storia lunga 109 anni.

Cioccolato: il più antico produttore australiano fallisce dopo 109 anni

Cala il sipario su Ernest Hillier Chocolates: il più antico produttore di cioccolato d’Australia è fallito dopo un a storia durata più di un secolo – 109 anni, a essere precisi. L’azienda ha annunciato, insieme alla sua società madre Chocolate & Confectionery Company Pty Ltd, di essere entrata in amministrazione volontaria dopo avere affrontato la minaccia di insolvenza e di avere nominato come responsabili gli amministratori della società di consulenza aziendale WLP Restructuring: stando a quanto lasciato trapelare a causare il collasso aziendale sarebbe stato l’aumento dei costi di gestione della catena di approvvigionamento – una spada di Damocle che, nel corso degli ultimi mesi, si è fatta affilata e pesante come non mai – che avevano reso insostenibile il rimanere in attività.

Ernest Hillier Chocolates: il colosso del cioccolato australiano

soldi

Come accennato in apertura di articolo l’amministrazione dell’iconico colosso del cioccolato è stata affidata a WLP Restructuring Partners, Alan Walker e Glenn Livingstone; che nel futuro prossimo si occuperanno di cercare quanto prima un acquirente che possa “ricapitalizzare o acquisire l’attività e le sue attività”. L’idea, in altre parole, è quella di “accollare” Ernest Hillier Chocolates a un più grande – e più in salute, almeno per quanto concerne l’aspetto economico – complesso aziendale che possa farsi carico delle spese e fornire una parvenza di continuità alla produzione.

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Diciamo parvenza perché, di fatto, la macchia del fallimento rimarrà inevitabilmente a macchiare la storia aziendale; e come anticipato non è ancora detto che, a questo giro, riesca a tornare a galla. “A questo giro”, sì: si tratta infatti della seconda volta che il veterano australiano del cioccolato deve rassegnarsi al fallimento negli ultimi otto anni. Nel non troppo lontano 2015, infatti, l’aziende venne già posta in amministrazione volontaria in quanto incapace di risolvere un “debito insormontabile”, salvo poi riemergere l’anno successivo e continuare regolarmente la produzione.

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“È un peccato che un produttore di cioccolato così leggendario abbia incontrato difficoltà a causa dell’aumento dei costi operativi” si legge in una nota emessa da Alan Walker, uno degli amministratori nominati. “Stiamo lavorando con tutte le parti interessate per fare tutto il possibile per salvare questo marchio iconico”.

Il sangue, tuttavia, ha già cominciato a colare: come ha spiegato lo stesso Walker, infatti, nonostante il processo di “salvataggio” sia in corso, è già stata presa la “sfortunata decisione” di interrompere tutte le attività produttive e licenziare un certo numero di dipendenti dello stabilimento di Melbourne. Walker, in ogni caso, ha assicurato che “questa forza lavoro dedicata è disponibile e desiderosa di riavviare la produzione”.