Andiamo in Cina perché un uomo ha stappato una bottiglia di vino di serpente. Solo che il rettile (ovviamente velenoso) contenuto nella bottiglia era ancora vivo e l’uomo è stato morso, finendo così in ospedale.
Le tradizioni locali vanno rispettate, anche se bere una bottiglia di vino contenente un serpente non sempre può rivelarsi un’ottima idea. È quanto ha scoperto a sue spese un padre cinese della provincia di Heilongjiang. L’uomo aveva acquistato tre bottiglie di vino di serpente (sono quelle bottiglie piene di alcol nelle quali viene inserito un serpente vero e proprio) credendo che la bevanda potesse aiutarlo a curare il figlio che soffre di una malattia cronica.
Così l’uomo ha lasciato le bottiglie chiuse e sigillate per un anno in modo che il vino potesse acquisire abbastanza “proprietà medicinali”. Dopo un anno dall’acquisto, decidendo che ormai l’invecchiamento del vino e la marinatura del serpente fossero sufficienti, ha deciso di aprire finalmente le bottiglie in modo da poter somministrare al figlio questa medicina tradizionale cinese.
Solo che l’uomo ha scoperto a sue spese che tutti e tre i serpenti velenosi erano vivi. E uno di essi ha morso l’uomo. Ovviamente il malcapitato è stato subito portato d’urgenza in ospedale e, grazie alle cure tempestive, pare che sia ancora fra i vivi.
Ma come è possibile che un serpente sia ancora vivo dopo essere stato un anno a macerare nel vino? Si tratta forse di una nuova forma di “resurrezione alcolica”? Qualcuno l’ha già inserita in D&D come modalità di resurrezione? Al posto della “verga della resurrezione” avremo la “bottiglia della resurrezione”?
Secondo gli esperti di medicina tradizionale cinese il vino di serpente aiuta a curare reumatismi, artrite e influenza. La bevanda solitamente viene preparata inserendo un serpente in una bottiglia o un barattolo contenente alcol, lasciandolo poi marinare per mesi.
Sempre questi esperti sostengono che quanto accaduto allo sfortunato padre di questa storia non sia un evento poi così raro: a loro dire i serpenti possono vivere dentro una bottiglia di vino anche per 12 mesi senza morire, soprattutto se il coperchio viene lasciato leggermente aperto per far entrare l’aria.
Non è, però, dello stesso avviso l’erpetologo Wolfgang Wister: secondo lui è biologicamente impossibile che un serpente possa sopravvivere immerso in un qualsiasi liquido dentro a una bottiglia per più di un’ora al massimo. Wuster ha ricordato che i serpenti non hanno poteri magici, sono fatti di carne e ossa e, come qualsiasi altro animale, hanno bisogno di cibo, acqua e ossigeno per sopravvivere.
Anche se è vero che alcune specie di serpenti possono entrare in uno stato di brumazione: è uno stato simile al letargo che si manifesta in determinate condizioni, come quando ci sono temperature molto basse. Durante la brumazione il metabolismo rallenta tantissimo. Solo che un conto è la brumazione quando fa freddo, un conto è essere immersi in una bottiglia piena di vino!