È stata costretta a scusarsi la catena di ristoranti in Cina che faceva pesare i suoi clienti all’ingresso, suggerendogli poi in base al loro peso il menu migliore da mangiare.
L’iniziativa della catena Hunan Chuiyan Fried Beef,nel sud della Cina, era in realtà parte di una campagna nazionale per ridurre lo spreco alimentare, ma non tutti l’hanno presa nel verso giusto. Ogni cliente, prima dell’ingresso al ristorante, veniva invitato a pesarsi su una bilancia e a fornire alcune informazioni personali: in base ai dati raccolti, il personale del locale suggeriva quanto cibo avrebbero dovuto mangiare.
Ad esempio, alle donne di peso inferiore a 40 chilogrammi veniva consigliato un piatto a base di manzo o di pesce; mentre agli uomini di peso superiore a 80 chilogrammi veniva consigliata (senti senti) la pancetta di maiale brasata.
L’operazione in realtà ha suscitato un vespaio di polemiche e, dopo l’accusa di “fat shaming”, l’azienda si è scusata dicendo di essere “profondamente rammaricata” con chiunque si sia sentito offeso e spiegando che i clienti non sono stati costretti a salire sulla bilancia e che la volontà era quella di aderire alla campagna di minimizzazione dello spreco alimentare lanciata l’11 agosto dal presidente cinese Xi Jinping.
[Fonte: CNN]