La Cina prova a riprendersi dopo 2 mesi di restrizioni imposte a causa del Coronavirus. Le città hanno lanciato iniziative volte a sostenere i consumi. Si tratta di voucher offerti ai cittadini per incoraggiarli a cenare nei ristoranti e a comprare online.
“È un’esperienza di shopping piacevole perché questi voucher mi permettono di acquistare snack a un prezzo più basso”, si legge in una recensione di un consumatore su Suning.com, uno dei colossi cinesi della vendita al dettaglio.
Il rivenditore online ha distribuito ai suoi follower in tutta la nazione buoni del valore di 500 milioni di yuan per incoraggiarli ad acquistare beni nei suoi negozi online e offline. Ci sono in totale 12 società di e-commerce transfrontaliere con sede a Ningbo che hanno partecipato alla campagna e offriranno buoni attraverso i principali rivenditori , tra cui appunto Suning.com.
Inoltre, Jinan, capitale della provincia di Shandong, nella Cina orientale, ha distribuito voucher del valore di 20 milioni di yuan per stimolare la spesa per il turismo e la cultura, mentre la città di Jiande nello Zhejiang si è impegnata a fornire ai turisti 10 milioni di yuan di voucher di viaggio. In questo mese, le autorità cinesi hanno pubblicato una linea guida con delle direttive volte a stimolare il potenziale del mercato interno: diciannove misure, dunque, per rimuovere gli ostacoli istituzionali e rilanciare la domanda repressa dovuta all’epidemia di Coronavirus.
Fonte: Agenzia di stampa AdnKronos