A causa del maltempo, in Italia, è andata persa una ciliegia su quattro, con una produzione nazionale complessiva attorno agli 80 milioni di chili, il 25% in meno rispetto a quanto previsto.
E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare l’arrivo sui banchi di negozi, mercati e supermercati dei primi raccolti, con circa 10 giorni di ritardo per effetto dell’andamento climatico anomalo.
“La produzione italiana di frutta – sottolinea la Coldiretti – è stata duramente compromessa dalle gelate con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro, dalle pesche alle albicocche fino alle ciliegie ma danni si contano anche su pere e kiwi.
La Coldiretti chiede interventi urgenti di sostegno alle imprese agricole che hanno perso un intero anno di lavoro ma anche di rafforzare i controlli alle importazioni per evitare che prodotti stranieri diventino magicamente italiani e di sostenere il consumo di frutta italiana facendo attenzione alle etichette di origine obbligatorie per legge”.
“Per i prossimi tre mesi – sottolinea la Coldiretti – sarà possibile consumare ciliegie nostrane con la raccolta che è già iniziata in Puglia per poi risalire lungo lo stivale con le produzioni di Vignola, a seguire il Veneto, fino alle raccolte più tardive di fine luglio nelle vallate del Trentino Alto Adige. L’Italia – continua la Coldiretti – è il principale produttore dell’Unione Europea con quasi 30mila ettari coltivati situati per il 62% in Puglia, seguita da Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Lazio”.