Anche Cibus, la fiera internazionale dell’alimentare italiano in programma a Parma dal 3 al 6 maggio, dimostra la propria solidarietà con l’Ucraina: stando a quanto annunciato dal presidente di Ice-Agenzia, Carlo Ferro, alla conferenza di presentazione della 21/ma edizione, alla fiera non saranno presenti gli espositori della Russia.
Un messaggio che si rifà all’idea che l’agroalimentare può (e deve) contribuire alla stabilità dei territori e all’inclusione delle persone, e che soprattutto tiene conto della più moderna tendenza degli operatori internazionali che non frequentano Cibus per fare semplice shopping, ma per approfondire con cura i temi abilitanti del cibo.
“L’appuntamento di Cibus serve a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre, a cercare nuove soluzioni, consapevoli del fatto che fermarsi non è possibile” ha commentato Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare. “Cibus ci ricorda così il valore del food&beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie”.