Qualcuno pensi ai bambini! Il tutto letto con la voce di Maude Flanders dei Simpson. Eh sì, perché la Spagna ha deciso di dire basta al cibo spazzatura, soprattutto quando a pubblicizzare il junk food sono influencer seguiti dai bambini.
Il fatto è che spesso cibi e bevande fanno parte del sistema di comunicazione di questi influencer. Il problema è che questi influencer non utilizzano cibi e bevande salutari nei loro video e i bambini e i ragazzi, abituati a controllare di più i social sugli smartphone che non a guardare la televisione, sono continuamente bombardati da questi messaggi che parlano di cibi non sempre sani.
Uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di medicina sociale e preventiva dell’Università di Vienna ha spiegato cosa sia succedendo. Gli studiosi hanno esaminato piatti pronti, snack e bevande comparsi negli ultimi post o video di sei famosi influencer tedeschi, tutti con più di 35 milioni di follower di età compresa soprattutto fra i 13 e i 17 anni.
Si è così visto che i prodotti alimentari messi maggiormente in evidenza da questi influencer erano il cioccolato e i dolci. Inoltre i tre quarti degli alimenti pubblicizzati contenevano un quantitativo di sale, grassi e zuccheri che superava decisamente le raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per quanto riguarda gli alimenti da destinare ai più piccoli.
Gli altri post e video, invece, erano dedicati ad alimenti adatti per i più piccini o a prodotti alimentari il cui profilo nutrizionale era difficile da stabilire in base al messaggio pubblicitario.
Ecco che allora Maria Wakolbinger, coordinatrice dello studio e nutrizionista, si è chiesta come ci si possa aspettare che i bambini mangino sano se poi sono bombardati da questi messaggi pubblicitari degli influencer che li ispirano a mangiare cibi non idonei?
La coordinatrice ha dunque esortato i Governi a fare qualcosa in merito a questi influencer, capaci di condizionare così tanto bambini e ragazzi.
E così fa l’esempio della Spagna: il paese, infatti, sta pensando di vietare questo tipo di attività agli influencer. Questo potrebbe accadere in quanto mentre molti paesi stanno regolamento la pubblicità televisiva in merito al junk food, ecco che la stessa cosa non viene fatta online.
Solo che oggi, soprattutto per i giovanissimi, il web ha assunto il ruolo che una volta aveva la tv. I bambini e i ragazzi copiano esempi e modelli sbagliati. Questa è anche la tesi di uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics da parte di ricercatori dell’Università di Liverpool.
Questo studio ha esaminato le reazioni di 176 bambini di età compresa fra i 9 e gli 11 anni a messaggi diffusi da tre YouTuber:
- uno dava visibilità a spuntini salutari a base di ortaggi
- uno pubblicizzava alimenti che erano adatti a una frequenza di consumo minore
- l’ultimo promuoveva prodotti non alimentari
Si è così visto che i bambini che seguivano l’influencer che promuoveva snack meno salutari, seguivano una dieta con il 26% di apporto calorico in più giornaliero, il tutto a causa di alimenti simili a quelli pubblicizzati.
Anna Coates, psicologa dell’Università di Liverpool, non ha dubbi: la pubblicità di snack dolci e salati su YouTube e Instagram da parte di personaggi famosi causa un aumento della loro assunzione da parte dei bambini.
Qui da noi anche il Codacons è dello stesso avviso: bisogna eliminare i messaggi sbagliati.