Se i supermercati si trovano in crescente difficoltà tra l’incremento dei prezzi delle materie prime e i rincari legati a logistica e trasporto, il settore del cibo per cani e gatti è più florido che mai. E questo non dovrebbe affatto sorprendere: basti pensare che in Italia ci sono più animali da compagnia che residenti.
“La matematica non è un’opinione” si è soliti dire, e a buona ragione: i numeri non lasciano spazio a dubbi o sfumature, e raccontano una storia ben precisa. Se infatti la popolazione italiana è di circa 60 milioni di abitanti, secondo i dati Euromonitor International i cani, gatti, pesci, uccelli e rettili che ci tengono compagnia sono più di 62 milioni. E questo, è chiaro, si riflette sul mercato, con un’offerta e una domanda maggiore di prodotti alimentari per i nostri amichetti e un incremento del fatturato dell’8% nell’ultimo anno secondo i dati inclusi nel Rapporto annuale Assalco – Zoomark.
E tra cane e gatto, pare a spuntarla in questo caso sia proprio quest’ultimo: i prodotti per gli amici felini rappresentano infatti il 53,5% del mercato, che vanta un valore totale di circa 2,4 miliardi di euro. Gianmarco Ferrari, presidente dell’associazione delle imprese di categoria Assalco, declina questo trend come conseguenza della pandemia. “Gli animali da compagnia danno tanto ai loro proprietari” ha dichiarato, riferendosi all’anno dell’emergenza sanitaria, “che, a loro volta, sono particolarmente attenti alla loro alimentazione e la loro salute”.