L’ex terrorista Cesare Battisti protesta per la qualità del cibo servito in carcere, che a suo dire è scarso è pessimo. Secondo il reclamo presentato dal carcere tramite il suo avvocato, l’ex militante comunista sostiene che il poco e terribile cibo somministratogli in cella possa influire sulle sue già precarie condizioni di salute.
“Non si tratta di un capriccio ma di una questione di salute”, ha specificato l’avvocato di Battisti, chiedendo delle analisi mediche che ne verifichino lo stato di salute. Per questo, l’avvocato che lo assiste ha depositato la richiesta per ottenerne l’uscita dal regime di isolamento, che in effetti per Battisti avrebbe dovuto finire dopo sei mesi, ma che è invece ancora in corso per carenze strutturali del carcere di Massama, a Oristano, dove è detenuto.
Il carcere, infatti, non ha spazi adatti alla sua situazione di alto sorvegliato di tipo 2, motivo per cui si è deciso di prolungare lo stato di isolamento, che formalmente è scaduuto il 14 luglio.
“Il mio assistito – dice il legale di Battisti – si trova in stato di isolamento e può mangiare solo cibo somministrato dall’amministrazione mentre gli altri detenuti possono cucinare il cibo portato dai parenti o acquistato”.
[Fonte: Il Fatto Quotidiano | Immagine: Wikipedia, di José Cruz/ABr – Agência Brasil]