L’inflazione nell’Eurozona ha toccato livelli record, con cibo ed energia che continuano ad aumentare. Ed è proprio l’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari che spinge la crescita annuale dei prezzi nell’area dell’euro a livelli che iniziano a essere preoccupanti, superando anche le aspettative degli economisti, che avevano previsto in media un aumento del 4,7 per cento. Invece, siamo ora arrivati al 5%, ed è probabile che questo aumento spingerà la Banca centrale europea a prendere contromisure.
La maggior parte degli economisti, comunque, si aspetta che l’inflazione inizi a diminuire da gennaio in poi, mantenendosi mediamente sotto il 2%. L’inflazione è aumentata notevolmente negli ultimi mesi quando l’economia della zona euro si è ripresa dallo shock della pandemia e le restrizioni alle attività varie – come i ristoranti o i luoghi di svago – sono state revocate. Oggi, l’offerta fatica a tenere il passo con la domanda, facendo aumentare i costi energetici e creando carenza di molte materie prime in tutta la filiera e in tutti i settori.
Eurostat ha affermato che i prezzi sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese precedente, spinti da un’accelerazione degli aumenti dei prezzi di cibo, alcol, tabacco e altri beni. I prezzi dell’energia sono invece aumentati del 26% rispetto all’anno precedente.