Wimbledon sta facendo parlare non solo per le performance degli atleti e per gli outfit di chi assiste alle gare, bensì per i prezzi di cibo e bevande che sono alle stelle.
È indubbio che durante gli eventi sportivi di un certo livello (ma non solo) cibi e bevande vengano fatti pagare di più. Solo che i prezzi dei punti ristoro di Wimbledon stanno facendo assai discutere.
Per esempio, la prima pinta di birra della giornata costa 7,50 sterline. Troppo caro? In realtà è solo la prima che costa così: le successive, a detta del barista, sarebbero costate solo 6,50 sterline in quanto 1 euro era per le tazze riutilizzabili. Se a fine giornata, infatti, si restituiscono queste tazze, si ha indietro 1 euro. E comunque ci sono pub a Londra dove una pinta costa più di 8 sterline, quindi direi abbastanza in linea con i rincari che si vedono ovunque.
Anche il cibo non è certo a buon mercato: un Gyros con aggiunta di Halloumi costa 10,50 sterline, mentre un bicchiere di Pimms è costato 9,75 sterline. Meno bene è andata a chi ha preso una porzione di pollo con patatine: 11 sterline. Al che diversi utenti sui social sono rimasti sbalorditi dai prezzi raggiunti.
Diversi utenti hanno ammesso che non gli sarebbe dispiaciuto assistere a qualche gara, ma che vedendo i prezzi di cibo e bevande preferiscono seguirle da casa.
Tuttavia qualcuno prova a difendere i prezzi: Sally Bolton dell’All England Club, ha dichiarato che le loro iconiche fragole con panne è dal 2010 che costano solo 2,50 sterline. E questo nonostante i prezzi delle materie prime siano aumentati ovunque. Bontà loro, dunque. Ma un sistema per ovviare al rincaro dei prezzi c’è: gli spettatori possono comunque portarsi alcolici e cibi da casa, anche se con precisi limiti. Basta dunque solo organizzarsi per tempo.