Dal 4 maggio i ristoranti potranno partire con il take away, il cibo d’asporto, ha detto il presidente Giuseppe Conte in conferenza stampa: ma non quelli del Piemonte, dice il presidente della Regione Alberto Cirio. L’idea della possibilità di fare asporto, chiesta a gran voce – tra gli altri – dal Fipe e concessa già nella Regione Toscana, poteva essere uno strumento in più per i ristoratori per tentare di far quadrare i conti.
Ma la Regione Piemonte, il cui numero di contagiati continua a preoccupare più che nel resto d’Italia, pone il veto su una eventuale apertura del 4 maggio. “Il Piemonte ha bisogno di guardare al 4 maggio e alla Fase due della ripartenza, ma confermando la linea del rigore e della prudenza che ha contraddistinto le nostre scelte fin dall’inizio di questa emergenza”, ha detto il presidente del Piemonte Alberto Cirio, dopo un incontro in videoconferenza con il Comitato tecnico scientifico, che ha evidentemente giudicato prematura una possibile riapertura.
“I medici e gli scienziati ci dicono che è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore”, ha detto Cirio, spiegando che, alla luce dei dati dell’epidemia di Covid 19 nella Regione, si ritiene “essere prudenti sulle attività sociali e su determinate attività commerciali, come ad esempio il take away”.
[Fonte: Unione Monregalese]