Deliveroo ha fatto registrare nel mese di marzo un incremento del 40% di adesioni. Questa domanda crescente del cibo a domicilio è, ahimè, – (ovviamente chapeau al settore) – una delle conseguenze del Coronavirus. I locali si sono affidati a tali siti per continuare il proprio lavoro, seppur in forma ridotta, e per assicurare ai cittadini un servizio adesso indispensabile.
I dati di Deliveroo parlano chiaro: 9mila locali, introiti maggiorati e un numero di ristoranti iscritti maggiore rispetto alle ipotesi.
“I ristoranti guardano alle piattaforme e noi guardiamo al mercato dove vediamo dei primi segnali positivi che ci auguriamo si traducano presto in una ripresa consistente”, dichiara il general manager Deliveroo Italia, Matteo Sarzana, che aggiunge, “stiamo facendo il massimo per sostenere i nostri ristoranti partner e quelli che hanno deciso in questi giorni di fare il proprio ingresso in piattaforma. Siamo un servizio essenziale per la vita di molte persone, lo facciamo con grande senso di responsabilità pensando prima di tutto alla sicurezza di ristoranti, rider e clienti”.
L’ultimo decreto del premier Giuseppe Conte (firmato il 22 marzo), lo ricordiamo, continua a consentire il ricorso ai fattorini, un aiuto di fatto importante soprattutto per i più anziani. Come ha sottolineato, inoltre, la Federazione italiana dei pubblici servizi (Fipe), “è indispensabile che questo servizio sia svolto nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza sia per i lavoratori coinvolti che per i consumatori”.
Fonte: Ansa