Cominciamo con il valutare i numeri, che “quantità impressionante”, pur restituendo un’idea di assoluta abbondanza, potrebbe (giustamente) essere considerato un po’ vago: nel corso degli ultimi 12 mesi, stando ai rapporti di casa Glovo, la società di delivery ha di fatto consegnato in Italia 40 mila hamburger ogni singolo giorno, un numero in crescita del 19% rispetto all’anno precedente; con gli ordini che di fatto popolano soprattutto la fascia serale (di nuovo, un’occhiata ai numeri: il 50% degli hamburger consegnati nell’ultimo anno sono stati ordinati dalle 19 alle 21, mentre solo il 21% dalle 12 alle 14).
Efficiente, comodo, abbastanza abbondante da riempire lo stomaco e scacciare la fame: l’hamburger, pensandoci un poco, possiede quella seducente comunione di connotati che lo elegge a ottimo pasto sostitutivo per la cena. E farselo consegnare, l’avrete intuito, ha anche e soprattutto il beneficio aggiunto del risparmiarci il disturbo di prepararlo.
L’Italia ama gli hamburger: un’occhiata al rapporto Glovo
Non è certo un caso, in altre parole, che i dati di Glovo raccontino di un picco in concomitanza con l’orario di cena: le giornate sono lunghe e la soluzione di un pasto che, come abbiamo visto, raccoglie convenienza (anche e soprattutto dal punto di vista economico, si capisce, ma non solo) e relativa abbondanza, si fa inevitabilmente attraente.
L’hamburger (e il delivery più in generale, potremmo e dovremmo dire) come alleato della comodità, dell’indulgenza, del “regalino”, se così vogliamo definirlo, all’ora di cena in modo da allontanare lo spettro di una giornata pesante: a favorire questa lettura troviamo una serie di dati piuttosto curiosi, come il fatto che in occasione del cosiddetto Blue Monday – il 15 gennaio, il giorno più “triste” dell’anno – l’Italia sia stata il primo Paese in Europa per crescita di ordini di hamburger (+21% ordini rispetto alla media dei lunedì negli ultimi 12 mesi), o ancora che il picco assoluto degli ordini sia stato registrato sabato 13 gennaio 2024, con oltre 78 mila hamburger consegnati in tutto il Paese, equivalenti a una media di 3 mila hamburger/ora.
Una passione, se così vogliamo definirla, che di fatto piazza il nostro caro e vecchio Stivale sul secondo posto complessivo del podio europeo per ordini di hamburger via app, preceduto solamente dalla Spagna. Può infine essere interessante notare che, sempre rimanendo nel contesto dell’ultimo anno, la scelta degli italiani è stata orientata sempre più verso la versione “smashed”, con una crescita del 112% negli ultimi 12 mesi; così come verso quei panini forti dell’impiego di ingredienti locali: al pesto (+ 49,7%), con il parmigiano (+35%), con prosciutto (+68%) e le versioni XL (+32%).