Prosegue imperterrito lo shopping fra le aziende. Non fai in tempo a dare la notizia che la Ferrero ha acquisito il frozen bakery di Fresystem che ti spunta fuori il marchio Chiquita che ha deciso di acquisire il settore delle verdure fresche di Dole.
Le verdure fresche di Dole vanno a Chiquita
È stata la Dole plc ad annunciare in via ufficiale che è stato stipulato un accordo definitivo per vendere la divisione verdure fresche di Dole ad una affiliata della Fresh Epress Incorporated, società che fa capo a Chiquita Holdings Limited. Si parla al momento di un ricavo lordo di 293 milioni di dollari in contanti, anche se sono previsti aggiustamenti.
Al momento questa transazione è al vaglio delle autorità di regolamentazione, ma Chiquita e Dole si aspettano che le autorità daranno la loro approvazione, cosa che permetterà di portare a termine definitivamente la transazione.
Attualmente la divisione verdure fresche di Dole, per il 2021, ha ottenuto un fatturato di 1,28 miliardi di dollari. Di questa divisione fanno parte tutte le attività connesse alla lavorazione alla vendita di prodotti interi, fra cui:
- lattuga iceberg
- romana
- lattuga a foglia
- broccoli
- cavolfiori
- sedano
- asparagi
- carciofi
- ravanelli
- cavoli
- cipolle verdi
- germogli
Inoltre, sempre di questa divisione, fanno parte le varie insalate e i kit già pronti per i pasti. Carl McCann, presidente esecutivo della Dole plc, ha ringraziato i dipendenti dell’azienda per il loro contributo e ha dichiarato di essere lieto di annunciare la vendita della divisione delle verdure fresche. Grazie all’unione con Fresh Express, ecco che l’offerta e il servizio verranno migliorati.
Attualmente la Dole vanta attività agricole in tutti gli Stati Uniti, con ben quattro impianti di lavorazione. Al suo interno lavorano più di 3mila persone.
Dal canto suo Jose Luis Cutrale Jr., presidente di Chiquita Holdings, ha ringraziato il gruppo dirigenziale della Dole plc per la collaborazione manifestata durante tutto il processo di acquisizione. Secondo Cutrale, l’unione fra Chiquita e la Dole permetterà la crescita di tutto il settore relativo a questi prodotti, aiutandoli a far fronte a una maggior domanda.
Il loro obiettivo è quello di poter offrire al consumatore una miglior proposta di valore, permettendogli nel contempo di gestire meglio la carenza di manodopera agricola (a quanto pare non è un problema solo italiano), i problemi della catena di approvvigionamento e quelli relativi alla carenza di acqua.
Ovviamente Cutrale fa sapere che la sua azienda è anche impegnata a ridurre continuamente la produzione di carbonio da parte dei suoi prodotti (cosa che se adesso non puntualizzi ogni volta, vieni prontamente bacchettato).
Inoltre secondo Cutrale, i risparmi sui costi previsti, possibili grazie alla combinazione delle due aziende, permetteranno di affrontare meglio questo periodo di inflazione. Secondo quanto trapelato, poi, i proventi netti della vendita dovrebbero finire con l’essere usati soprattutto per diminuire il debito di Dole.