Chi non mangia carne la sostituisce con cibo ultra-processato, svela uno studio

Mangiare meno carne è una buona idea. Sostituirla con il cibo ultra-processato un po' meno.

Chi non mangia carne la sostituisce con cibo ultra-processato, svela uno studio

Scegliere di non mangiare più carne è una scelta che porta a un prima e un dopo. Le motivazioni, com’è ovvio, possono essere molte: c’è chi è preoccupato per il livello di emissioni associato alla dieta onnivora, chi lo fa per una questione di benessere psicofisico, chi ancora per questioni di salute. Attenzione, però: secondo uno studio chi rinuncia alla carne tende a sostituirla con cibo ultra-processato. E i benefici per la salute, in tal caso, rischiano di evaporare come neve al sole.

Cancro, depressione, diabete, invecchiamento precoce del corpo e della mente sono solo alcuni dei rischi per la salute legati al consumo di alimenti ultra-processati. E se ridurre il consumo di carne può tendenzialmente essere una buona idea per la nostra salute e per quella dell’ambiente, vien da sé che sostituirla con prodotti di questo genere equivale a darsi la proverbiale zappa sui piedi.

Non è così semplice

carne

Lo studio in questione è stato condotto dall’Imperial College London in collaborazione con l’Università di San Paolo in Brasile e l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. I risultati, poi pubblicati sulla rivista eClinicalMedicine, parlano chiaro: coloro che hanno deciso di rinunciare alla carne tendono consumare livelli più alti di dolci, pizza, noodles e simili.

Se pensate gli alimenti ultra processati non vi riguardino è perché non sapete quali sono Se pensate gli alimenti ultra processati non vi riguardino è perché non sapete quali sono

Vale la pena notare che quanto sottolineato dai ricercatori non si discosta troppo da quanto emerso da un altro studio, risalente al 2011, che aveva preso in esame il tasso di consumo di alimenti ultra-processati tra onnivori, vegetariani e vegani. Ancora una volta i numeri sono più che eloquenti – rispettivamente 33%, 37% e 39,5% -, ma c’è un “ma”.

Gli stessi ricercatori, pur confermando i propri risultati, avevano sottolineato come tendenzialmente le diete che escludevano la carne fossero meno ricche di grassi e zuccheri; e ribadito che, dovendo scegliere, è preferibile consumare un alimento ultra-processato vegano rispetto a uno di carne o pesce.

“I cibi ultraprocessati a base vegetale hanno generalmente un punteggio nutrizionale migliore rispetto a quelli a base di carne” ha spiegato a tal proposito Lewis Bollard, direttore del programma Farm Animal Welfare della fondazione Open Philanthropy, ai microfoni della BBC. Insomma: guai a declinare il tutto come una questione di bianco o nero.