Chef Rubio e la sua politica diretta sono ancora protagonisti. Ad aprile è stato inaugurato il Mercato Centrale di Torino, in Piazza della Repubblica, e lui dichiara: “spero fallisca, posti come quello vengono fatti per persone che non hanno il coraggio di entrare nei mercati, quelli veri”.
Sullo sfondo, il mercato rionale di Porta Palazzo, con il Palafuksas in bella vista, la celebre struttura rinnovata un paio di mesi fa proprio per ospitare il Mercato Centrale di Torino, precedentemente aperto a Roma e Firenze, con prossima tappa a Milano. Chef Rubio è in città in questi giorni, poiché membro della giuria della terza edizione del Migranti Film Festival, e ha risposto ad alcune domande.
Una riguarda Unti e Bisunti, il suo format tv in cui gira l’Italia cercando piatti tradizionali inusuale e “sfidando” le persone che cucinano meglio tali piatti. Spessissimo ha coinvolto nella sfida persone straniere, come nel caso della puntata a Torino, durante la quale ha sfidato una persona marocchina sul tajine con manzo e prugne. E ha perso. Dichiara: “rifarei quella sfida mille volte; non era importante vincere ma mostrare la cultura nord africana che ormai è parte integrante di Torino”. Si aggancia al Mercato Centrale proprio per queste parole, evidenziando come sia a suo parere un luogo non vero, un format sintetico, che di mercato popolare ha ben poco”.
Lo chef “solitario che non vuole cucinare per soldi e che da grande spera di fare il falegname” (..) è stato chiaro nei confronti di iniziative come questa di Torino, boicottando anche le cucine stellate e addirittura la tv, che a quanto pare lascerà a breve per seguire altri progetti.
Fonte: torino.corriere.it