Chef Rubio fermato con una tanica di sangue animale: andava a un sit-in

Chef Rubio è stato fermato dalle forze dell'ordine mentre si stava recando a un sit-in pro Palestina davanti alla Farnesina, con tanto di tanica in mano che conteneva quello che sembrava essere sangue animale

Chef Rubio fermato con una tanica di sangue animale: andava a un sit-in

Lo sappiamo: ormai quando parliamo di Chef Rubio è per qualche bega legale o per qualche esternazione politica. Ma non è colpa nostra: sul suo profilo X Gabriele Rubini ormai sembra occuparsi solo di queste questioni. Ma cosa è successo questa volta? Semplice: le forze dell’ordine hanno fermato Chef Rubio mentre si stava dirigendo a un sit-in pro Palestina davanti alla Farnesina armato con quella che sembrava essere una tanica piena di sangue animale.

Chef Rubio e quella tanica in stile Carrie

Chef Rubio

Secondo quanto riferito, Gabriele Rubini sarebbe stato fermato dalla Polizia per un controllo. Le forze dell’ordine si sono così accorte che Chef Rubio trasportava con sé una tanica di plastica che conteneva cinque litri di quello che parrebbe essere stato del sangue animale.

Chef Rubio è così stato portato in Commissariato a Prenestino e qui avrebbe dichiarato che era sua intenzione recarsi a un sit-in organizzato davanti alla Farnesina (fra l’altro è lo stesso sit-in dove alcuni partecipanti, in un secondo momento, hanno cercato di imbrattare di rosso una bandiera di Israele).

Sempre in Commissariato lo Chef Rubio avrebbe ammesso che la sostanza che si trovava nella tanica di plastica che aveva con sé era in realtà sangue di origine animale (più precisamente si trattava di sangue bovino e di sangue suino), destinato ad uso culinario. Ovviamente gli agenti della Polizia hanno mandato il sangue ad analizzare per avere una conferma. Nel caso venisse confermata la natura animale di questo sangue, si procederà in base alle norme di legge.

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Durante la dichiarazione rilasciata alle forze dell’ordine, Gabriele Rubini ha rivelato che stava andando a questo sit-in per protestare contro un presunto atto di censura di cui era stato vittima dopo la sua partecipazione a un programma televisivo argentino. Si trattava di un’iniziativa enogastronomica organizzata dall’Istituto italiano di Cultura di Córdoba, per la precisione.

Rubini avrebbe partecipato alla trasmissione indossando una maglietta palestinese. Secondo i manifestanti, però, i video della trasmissione in questione sarebbero poi stati rimossi, censurando così il tutto a poche ore di distanza da quando Chef Rubio aveva condiviso i medesimi video su X.

Intanto in un comunicato stampa, letto poi dai vari partecipanti al sit-in, ecco che Chef Rubio avrebbe dichiarato: “Il 27 gennaio è capitato di sabato? Amen. Scendessero dalle loro fortezze e venissero al nostro fianco se credono veramente nel Mai più”.

E ancora: “Ogni sabato abbiamo marciato e ogni sabato marceremo finché la Palestina non tornerà libera” e “Non siamo qui per me. Siamo qui perché vogliamo la liberazione del popolo palestinese dagli oppressori sionisti  e dai loro mandanti. Per dire che non ci piegheremo mai agli arroganti e alle censure, alle minacce mafiose e alle persecuzioni”,