Altro giro, altra condanna per Chef Rubio. Da poco Gabriele Rubini, accusato di diffamazione, ha chiesto il rito abbreviato per il caso Aldrovandi. Ed ecco che adesso, invece, viene condannato a rimuovere un tweet pubblicato su X contro Israele (da quanto è scoppiata la guerra in Palestina Chef Rubio si è scatenato). Ma non solo: dovrà anche risarcire Linkiesta.
Cosa ha combinato di nuovo Chef Rubio?
Anno intenso questo per Rubini: prima se l’era presa con Liliana Segre (ed era stato anche denunciato per le minacce online), poi c’era stato il caso Aldrovandi e adesso c’è la guerra in Palestina.
Non è dunque certo la prima volta che Gabriele Rubini viene denunciato, indagato e condannato per qualcosa scritto sui social. Questa volta è toccato al Tribunale di Milano condannarlo a togliere un post contro Israele scritto sul suo profilo X, risarcendo poi al contempo anche Linkiesta per un valore di 2.700 euro.
A dare l’annuncio della condanna è stato lo stesso Chef Rubio, il quale ha condiviso la sentenza del giudice, commentandola dicendo che rispetterà il provvedimento del magistrato (beh, non che potesse fare diversamente a meno di non volersi beccare un’altra denuncia e un altro giro in tribunale) e vi darà esecuzione, anche se sottolinea che non lo condivide per niente.
Il giudice Andrea Manlio Borrelli ha ordinato a Chef Rubio di togliere subito il post in cui aveva offeso Linkiesta, accusando la testata giornalistica online di essere “sionista”, minacciandola pure. Nel suddetto post, parlando del giornale, Chef Rubio aveva scritto che “un giorno dovrete rispondere del vostro supporto ai coloni terroristi ebrei”.
Nella sentenza pubblica si legge che il Tribunale di Milano ha ordinato a Gabriele Rubini alias Chef Rubio di rimuovere immediatamente dalla piattaforma X (già Twitter, pure il Tribunale ricorda a tutti che adesso Twitter si chiama X) il post con il seguente contenuto: “Le me*de sionisti @Linkiesta parlano di attacco quando è risposta, a sorprea quando sono 75 anni di genocidio in corso #Nakba, terroristi quando sono partigiani resistenti. Siete la me*da vera, un giorno dovrete rispondere del vostro supporto ai coloni terroristi ebrei” (gli asterischi ce li abbiamo messi noi, nel post originale non ci sono, ma non si sa mai quando Google si offende per una parola di troppo).
Inoltre Chef Rubio dovrà rimuovere anche i successivi messaggi che riproducono tale testo. Il Tribunale continua poi ordinando a Chef Rubio di pubblicare in posizione fissa su X per 30 giorni il presente provvedimento (ah, dunque Chef Rubio non l’ha pubblicato di sua sponte, ma si tratta di una disposizione del tribunale).
Inoltre il Tribunale ha poi condannato Chef Rubio a risarcire Editoriale Linkiesta.it s.r.l. e Christian Rocca per le spese legali sostenute, versando una quota di 2.700 euro per gli onorari, maggiorati del 15% come rimborso forfettario per le spese generali e 4% CPA.