Chef Roy Caceres apre a Roma il suo nuovo ristorante Orma

Chef Roy Caceres ha deciso di aprire a Roma il suo nuovo ristorante Orma (sì, il nome è un anagramma di Roma se te lo stai chiedendo)

Chef Roy Caceres apre a Roma il suo nuovo ristorante Orma

Buone notizie per chi abita a Roma. I romani, infatti, potranno recarsi a mangiare nel nuovo ristorante dello chef Roy Caceres. Il nuovo locale si chiamerà Orma e sì, è un anagramma di Roma. Diciamo che si tratta di un ritorno di fiamma. Roy Caceres, in passato, aveva guidato la cucina del ristorante Metamorfosi dal 2010 al 2021, mentre nel 2020 aveva aperto il Carnal insieme allo chef Riccardo Paglia.

Cosa si sa del nuovo ristorante di Roy Caceres a Roma?

Roy Caceres chef

Secondo quanto trapelato, nel nuovo Orma di Roma troveremo influenze sia del Metamorfosi che del Carnal. Ma si tratterà comunque di un progetto a se stante. La realizzazione dell’architettura vera e propria del locale è stata affidata ad Hangar Design Group, mentre il menu sarà creativo e originale, anche perché fonde la cucina italiana, quella del Sud America e tutte le conoscenze apprese dallo chef girando il resto del mondo.

Si parla di un investimento da 2 milioni di euro, con una cantina che ospita più di 500 etichette, una terrazza (aperta questa dal 1 giugno), un bistrot e un cocktail bar proprio all’ingresso del ristorante.

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Per quanto riguarda il menu, che poi è quello che ci interessa maggiormente, si sa già che alcuni dei fornitori del Metamorfosi li troveremo anche qui all’Orma. Per esempio, i prodotti internazionali arrivano dall’Esquilino, le carni sono quelle di Fedro in Abruzzo e le verdure sono quelle dell’agricoltura sinergica e rigenerativa dell’Orto di Clapi di Lorenzo Maggi a Campagnano.

Lo chef ha spiegato che ha sempre voluto avere un orto per il ristorante. Così adesso hanno potuto prendere 700 metri quadrati da Lorenzo in modo da coltivare da sé le verdure che serviranno per la cucina. Il tutto fa parte della filosofia di cucina dello chef che da tempo sta cercando di ridurre i prodotti che acquista dai grandi fornitori per fare spazio alle aziende più piccole e artigianali.

Da tutto ciò deriva un menu alla carta dove le portate costano ciascuna fra i 28 e i 48 euro (il percorso gastronomico dello chef da 5 portate costa in totale 120 euro). Non mancheranno, poi, alcuni piatti storici del suo menu: i clienti li chiedevano e dunque lo chef li ha inseriti nel menu per accontentarli. Per esempio, saranno presenti l’anguilla, il riso opercolato e il limone.

Le novità, invece, troveranno spazio nel nuovo menu da 8 portate, quello da 180 euro. Fra di esse figurano:

  • il kaymak: burro turco servito insieme ai pani
  • focaccia di farina di mais
  • pane cotto alla brace avvolto attorno a uno stecco di liquirizia