Ci siamo: chef Pino Cuttaia sbarca a Milano e apre il nuovo bistrot Uovodiseppia (proprio così, scritto tutto attaccato). Da tempo voci di corridoio avevano ventilato l’ipotesi di un interesse dello chef per il capoluogo lombardo e i rumors adesso sono stati confermati.
Lo chef, che vanta due stelle Michelin per il ristorante La Madia di Licata (qui trovate la nostra recensione), inaugurerà il bistrot Uovodiseppia il 3 dicembre presso l’Ariosto Social Club, un contest realizzato da Valeria Benatti e Emiliano Vitrano Catania, proprio nel centro di Milano. Fra magioni lussuose e l’atelier della moda, ecco che il bistrot di Cuttaia si inserisce bene in questa location.
Cuttaia ha spiegato che una volta si veniva a Milano per cercare un lavoro. Adesso, un siciliano come lui che va a Milano, lo fa per raccontare la propria cultura e le proprie tradizioni, come una sorta di ambasciatore. E conferma che la sua cucina si baserà sulla stagionalità, partendo da un “gesto domestico”.
Lo chef continua poi sottolineando come la contraddizione maggiore la darà l’illusione: una volta quando il prodotto non c’era, lo si inventava. Ed ecco che, così facendo, la “ minestra diventa pesce, l’aglio evoca il mare. È la cucina sofisticata nella sua semplicità e povertà”.
Per Cuttaia, Uovodiseppia è un posto che diventa casa, il ritorno di una cucina domestica, una sorta di “mamma” contemporanea. Anche il logo si ispira a questa filosofia con i suoi rebbi storti della forchetta.
Il logo è stato realizzato partendo da una stilizzazione di un disegno fatto dal figlio Angelo quando era piccolo. Nonostante l’apertura milanese, però, Cuttaia specifica che il suo quartier generale rimarrà a Licata.
Fra i piatti presentati ci saranno:
- Pasta alla milanese: pasta con le sarde e finocchietto selvatico (alla “milanese” voleva dire che non c’era il pesce)
- Uovo a cotoletta: uovo impanato come se fosse carne
- Carciofo a baccalaro
- Arancina con ragù di triglia
- Cornucopia di ricotta
E chiude facendo ventilare l’ipotesi di altre aperture: per lo chef Milano è un punto di partenza. Inoltre secondo Cuttatia l’uovo è sempre riproducibile.