Non solo perseguitava l’ex da anni, ma ha provato anche a farla arrestare, nascondendo cocaina nella sua auto: lo chef di 46 anni è stato alla fine condannato a 5 anni e 8 mesi.
Sono trascorsi 5 anni prima di questa sentenza: infatti la storia risale al 2014. Allora la giovane donna aveva 20 anni e aveva deciso di interrompere la relazione con lo chef, che è stato suo docente all’istituto alberghiero di Bolsena tra il 2008 e 2009.
Già nel 2012 la ragazza aveva cercato di chiudere la relazione: “dopo la scuola mi ha assunta come cameriera nel suo ristorante a Viterbo, poi in quello di Bolsena. Nel 2012 è andato a lavorare a Londra e lì avevo tentato di rompere la relazione. Ma mi aveva detto di avere il cancro e siamo tornati insieme“, ha spiegato la vittima.
L’uomo non si era rassegnato quando la ragazza era infine riuscita a distaccarsi da lui. Con la fine della loro storia, era incominciata però la sua persecuzione: lettere minatorie, pneumatici forati, cassonetti dati alle fiamme sotto casa dei genitori mentre erano a messa la Vigilia di Natale nel 2014.
“A mio padre mandava foto di attrici porno con sopra la mia faccia, minacciando di pubblicare video pornografici. Ha fatto qualsiasi cosa per screditarmi e farmi perdere il lavoro“, ha continuato la ragazza.
La giovane, a seguito di questi eventi, ha sporto denuncia e grazie alle indagini condotte dai carabinieri, è stata emessa una prima ordinanza dal gip di Viterbo, che disponeva il divieto di avvicinamento alla giovane e ai luoghi da lei frequentati.
Ma lo chef aveva cercato di “riconquistarla in tutti i modi”: ha persino escogitato un piano per incastrarla a metà settembre del 2015, accusando la vittima di essere coinvolta in un traffico di cocaina tra l’Umbria e la Tuscia.
Il piano dello chef prevedeva di nascondere un quantitativo cospicuo di cocaina all’interno dell’auto della giovane, per poi fare una “soffiata” ai carabinieri, denunciando la ragazza. I militari, dopo averla intercettata, hanno perquisito il veicolo alla cui guida vi era proprio la ragazza, trovando lo stupefacente precedentemente segnalato dall’ex.
Così alla donna è stata contestata la detenzione della droga rinvenuta nell’autovettura, ma procedendo con ulteriori approfondimenti e analisi, è stato subito possibile dedurre che la cocaina non fosse della ragazza, ma che fosse stata occultata appunto dall’uomo, il quale ha continuato a vessare l’ex compagna e altre persone a lei care con telefonate, minacce, ulteriori condotte ingiuriose e violente.
Si conclude a pochi giorni da Natale la conferma di condanna a 5 anni e 8 mesi di reclusione, stabilendo, inoltre, un risarcimento di 13 mila euro complessivi nei confronti delle parti civili.
[ Fonte: Tusciaweb ]