Una storia che sembra avere un lieto fine, quella dello chef siciliano Natale Giunta, a cui è stata finalmente (e speriamo definitivamente) riassegnata la scorta. Ve la ricordate la sua vicenda?
Lo chef era rimasto senza scorta nonostante si sentisse ancora minacciato dai boss della malavita che aveva denunciato nel 2013 perché gli chiedevano il pizzo. Si era dichiarato preoccupato, visto che le minacce e le intimidazioni nei suoi confronti non erano mai cessate, e si era mosso affinché gli venisse riassegnata. Immediatamente il suo avvocato aveva resentato ricorso contro il provvedimento di revoca della misura di protezione, e il Tar aveva annullato il provvedimento, ripristinando la scorta. Che poi, però, gli era stata nuovamente tolta.
Alla fine, il Tribunale Amministrativo del Lazio ha sospeso, per la seconda volta, l’efficacia del provvedimento con cui gli veniva tolta la scorta, affermando che “sussistono i presupposti di estrema gravità e urgenza”.
Il presidente del Tar del Lazio ha dunque, nei fatti, riassegnato la scorta allo chef siciliano, con decreto immediato, sulla base di un rischio di pericolo effettivo per la sua incolumità.
[Fonte: il Giornale di Sicilia]