Chef Michelin ricattato con recensioni negative a base di “criceti ripieni”

In Scozia uno chef Michelin è stato ricattato con recensioni negative che parlavano di topi fritti e criceti ripieni. Se non altro, fantasiosi questi ricattatori

Chef Michelin ricattato con recensioni negative a base di “criceti ripieni”

Lui si chiama Matt Powell, è uno chef Michelin ed è il proprietario del ristorante Annwn nel Pembrokeshire, nel Galles. Ebbene: il suo locale è stato letteralmente preso di mira da un ricattatore che ha iniziato a minacciarlo di pubblicare recensioni negative su Google Review a base di topi fritti e criceti ripieni (con notevole fantasia, a quanto pare) se non gli avesse dato dei soldi. La situazione adesso si è sistemata, ma lo chef ha spiegato che ci sono voluti anni per risolvere la cosa. E adesso che che Google introduca un sistema che permetta ai ristoranti di fornire un codice ai clienti veri in modo da permettere solo a loro di lasciare recensioni.

Che Michelin ricattato a suon di foto di criceti ripieni

annwn

Matt Powell ha spiegato come siano andate le cose. Ad un certo punto lui e il suo ristorante Annwn, citato dalla Guida Michelin del Regno Unito del 2023 per il suo menu a base di cereali, erbe gallesi, trota, ostriche e granchi autoctoni del Pembrokeshire, sono stati presi di mira da un ricattatore che ha chiesto soldi allo chef per non pubblicare delle false recensioni negative su Google Review.

Lo chef ha così bloccato il numero, ma ecco che subito dopo su Google Reviews sono comparse una serie di foto false che, apparentemente, mostravano dei piatti di cibo del ristorante di Powell, incluse le foto di un topo fritto e di criceti ripieni.

Inoltre la pagina di Google Reviews del ristorante è stata inondata da recensioni da 1 stella. Subito dopo, Powell ha ricevuto un messaggio su WhatsApp da parte di “Masoom dal Pakistan” che diceva: “Ciao fratello, ho bisogno che tu mi dia 50 sterline. Ho pubblicato recensioni negative e aggiunto foto disgustose per la tua attività visto che mi hai bloccato. Se mi bloccherai di nuovo, pubblicheremo altre recensioni negative e aggiungeremo più di 40 foto negative al giorno. Per noi non è difficile pubblicare recensioni negative visto che siamo un team”.

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Così Powell ha contattato Google per segnalare l’accaduto e chiedere che venissero rimosse tali recensioni, ma ci sono voluti giorni anche solo per contattare Google. Powell ha poi spiegato che non si riesce a contattare facilmente Google, nonostante sia una delle aziende più ricche e grosse della Terra. E che ci sono voluti anni poi per sistemare le cose.

Cosa che ha inciso finanziariamente su di loro. Powell ha aggiunto che la gente pensa che loro guadagnino un sacco di soldi, ma in realtà sono un’azienda a conduzione famigliare che offre 8-10 coperti al massimo. Questo fa sì che non possano guadagnare molto, anche considerando che vanno a dormire alle tre del mattino dopo ogni servizio. Non sono una vita e un lavoro facile e poi, come se non bastasse, ci si ritrova in una situazione come quella che stanno vivendo.

Lo chef ha anche rivelato che non è certo la prima volta che riceve messaggi del genere, solo che di solito basta bloccarli o cancellarli perché la cosa finisca lì, visto che non vuole avere niente a che fare con queste persone.

Tuttavia adesso chiede a Google di fare in modo di imporre delle misure più severe in modo che possano essere pubblicate solamente recensioni autentiche (lui è molto orgoglioso del punteggio medio di 5 che ha su Google Reviews, indice che sono bravi in quello che fanno con i loro quattro tavoli). E chiede a Mister G di implementare un sistema dove i ristoranti stessi possano dare un codice ai clienti veri che permetta solo a loro di lasciare recensioni.

Google ascolterà la sua richiesta?