Conoscendo l’impegno umanitario di José Andrés nessuno si stupirà nel sapere che lo chef spagnolo ha deciso di allestire una cucina temporanea in Turchia, in modo da aiutare le vittime del terremoto esattamente come fatto recentemente in Ucraina.
José Andrès aiuterà le vittime del terremoto in Turchia
Molte organizzazioni umanitarie, inclusa la Protezione Civile italiana, a seguito del devastante terremoto che ha colpito la Turchia, si sono recate nel paese per prestare soccorso alla popolazione.
Anche lo chef José Andrés non è rimasto sordo alle richieste di aiuto e grazie alla sua organizzazione no-profit World Central Kitchen, ha deciso di allestire una cucina temporanea nella zona colpita dal terremoto.
Non è certo la prima volta che Andrés aiuta a modo suo la popolazione di un paese colpita da un disastro. In Ucraina aveva allestito diverse cucine del genere (alcune anche bombardate dai russi) e la stessa cosa sta ora facendo per la Turchia.
Andrés ha dichiarato che darà una mano al popolo turco. Tramite un messaggio pubblicato sul suo account Twitter, lo chef spagnolo ha ricordato che qualche mese fa aveva incontrato il premier turco Erdogan a Madrid e lì avevano parlato un po’. Nel tweet ha avvisato Erdogan che World Central Kitchen è un’organizzazione no-profit alimentare che è sempre pronta ad accorrere in aiuto in caso di emergenza.
Per questo motivo si stanno organizzando per arrivare presto in loco: tramite partner locali proveranno ad aiutare il popolo turco in questo momento di difficoltà, fornendo alle vittime del disastro (sono almeno dieci le città turche devastate dal sisma e i dati di oggi parlavano di qualcosa come 16mila morti) almeno un pasto caldo e un posto dove trovare del cibo.
Tramite un altro tweet, poi, José Andrés ha dichiarato di essere orgoglioso di vedere i Vigili del Fuoco spagnoli pronti a imbarcarsi a bordo di un aereo che li porterà da Valencia a Istanbul.
Inoltre lo chef ha fatto sapere che si sta organizzando per recarsi di persona ad Adana. Lo chef ha definito “incredibile” la risposta iniziale data al disastro da parte della comunità internazionale e si è augurato che i cani da ricerca fra le macerie riescano a trovare molte più persone ancora in vita.
Ricordiamo che due forti terremoti lunedì hanno scosso la parte sud-orientale della Turchia. Le scosse sono state avvertite anche nei paesi vicini, come il Libano e la Siria. Anzi: la magnitudo è stata così elevata che anche in Italia era stata lanciata un’allerta tsunami, fortunatamente rientrata dopo qualche ora dal sisma.