Utili per i paesi poveri come fonte alternativa di proteine. Così, in breve, il pensiero della chef stellata Cristina Bowerman dopo l’ok dell’Ue alla commercializzazione delle larve essiccate della tarma della farina all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea.
“In Italia non c’è bisogno di farina di insetti, ma il messaggio culturale è importante per aiutare a introdurre la farina di insetti o gli insetti nelle nazioni che hanno bisogno di fonti di proteine alternative alla carne e al pesce“, dichiara la Bowerman ai microfoni di AdnKronos.
“Questo non significa che finiremo a mangiare cavallette o bachi da seta – sottolinea la chef stellata -, ma iniziare ad aprire la mente sul fenomeno potrebbe aiutare la creazione di start up e imprese di produzione che possono creare prodotti altamente proteici da inviare o insegnare a produrre in paesi molto più poveri”.
Vale la pena ricordare che in un sondaggio di Coldiretti dello scorso gennaio, il 54% degli italiani ha dichiarato che non porterebbe mai a tavola degli insetti.
Fonte: AdnKronos