Chef arrestato dalla polizia per aver falsificato un Guinness World Record

Ebenezer Smith, chef ghanese, aveva messo gli occhi sul record per la più lunga maratona ai fornelli. Qualcosa, però, è andato storto.

Chef arrestato dalla polizia per aver falsificato un Guinness World Record

I record? Un posto assicurato, per quanto effimero, sulla vetrina dei social; e di conseguenza una strada comoda per la pretesa alla fama. Deve averlo intuito Ebenezer Smith, chef ghanese che ha contattato il Guinness World Record annunciando di avere cucinato in maniera ininterrotta per ben 802 ore e 25 minuti.

Mica male, no? Più o meno il tempo necessario a preparare un cenone di Natale, ecco. D’altronde vale la pena notare che la categoria scelta da Smith, quella della “maratona ai fornelli”, è particolarmente ambita e piena di individui agguerriti e almeno vagamente folli: pensiamo a Hilda Baci, nigeriana, che ha cucinato per 90 ore di fila; e più di recente ancora ad Alan Fisher, che invece è rimasto a cucinare per quasi 120 ore. Nulla a che vedere con il nostro protagonista, è chiaro: Smith li ha stracciati. Ma ne siamo proprio sicuri?

La “denuncia” del Guinness World Record

chef recordEbenezer Smith, il nostro protagonista.

Nella giornata di martedì Smith ha organizzato una conferenza stampa in cui si è autoproclamato nuovo detentore del record in questione, presentando un certificato del Guinness World Record che avrebbe dovuto confermare le sue parole. Possiamo improvvisarci giudici, solo per un attimo? Nove per la trovata, dieci più per la resistenza, cinque meno per l’organizzazione.

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L’organizzazione dei record, naturalmente, è stata informata della pretesa alla fama di Smith e ha prontamente smentito il tutto, aggiungendo che il certificato di cui sopra non fosse originale. Come se non bastasse, l’organizzazione ha anche spiegato di non avere ricevuto alcuna richiesta per affrontare il record da parte di Smith, né – ovviamente – di essere al corrente del suo tentativo. Il risultato?

Lo chef è stato arrestato dalla polizia poco dopo aver annunciato il suo presunto premio. A muovere denuncia, però, non sono stati i piani alti del Guinness World Record, ma lo sponsor della presunta impresa di Smith – il centro commerciale Amadia, ad Accra, capitale del Ghana, dove il nostro protagonista avrebbe (apparentemente) tenuto la sua maratona culinaria nel mese di marzo.

Il motivo? Smith è stato accusato di aver violato un accordo contrattuale in quanto non avrebbe informato la società sui nuovi sviluppi riguardando la presunta conferma del record. Oltre al danno la beffa, insomma.