C’è stata una svolta nel caso della morte di Andrea Zamperoni, lo chef lodigiano ucciso due anni fa a New York: l’escort arrestata ha infatti confessato l’omicidio.
Andrea Zamperoni, 33 anni, era nato a Casalpusterlengo in provincia di Lodi. Due anni fa lavorava a New York per il ristorante Cipriani Dolci. Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, fu avvelenato in un motel del Queens: qualcuno gli aveva dato da bere un cocktail contenente fentanyl, un forte analgesico oppioide sintetico.
Quando venne dato l’allarme per la sua scomparsa, cominciarono subito le ricerche e dopo due giorni venne ritrovato il suo cadavere nella stessa stanza in cui si trovava anche l’escort, Angelina Barini, 43 anni.
Lo chef era stato avvolto dentro a un lenzuolo e si trovava dentro una pattumiera, in stato di decomposizione visto che la sua morte risaliva ormai a quattro giorni prima. Nella stanza erano presenti anche alcune bottiglie di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota
Così il 21 agosto 2019 la donna venne arrestata. Adesso, a due anni di distanza, l’escort ha confessato: è stata lei a uccidere lo chef. Angelina Barini ha spiegato in tribunale di aver discusso insieme a Leslie Lescano, compagno e protettore, dell’ipotesi di fare a pezzi e nascondere il cadavere.
Adesso anche Leslie Lescano dovrà di nuovo tornare in tribunale: il prossimo 25 settembre verrà nuovamente sentito dai giudici. Nel frattempo è possibile che la Barini concordi un patteggiamento visto che ha ammesso la sua colpa. Inoltre sia sulla Barini che su Lescano pendono anche le accuse per altre tre morti: i due turisti e il pensionato sono stati trovati morti per overdose e successivamente derubati.