La migliore attività da fare in vacanza? Andare al supermercato. Per carità, bello visitare i musei, cenare ai ristoranti più esotici e godersi escursioni e bagni al mare, ma volete mettere quella sensazione di frizzante familiarità che infonde il fare avanti e indietro nel reparto surgelati e notare un prodotto che a casa, invece, non si trova? Se siete d’accordo, siete siete fan del “turismo al supermercato” senza saperlo.
Si tratta, insomma, del godersi una pausa dalla frenesia vacanziera usando come “àncora” le coordinate solide di un luogo famigliare, ma comunque diverso. Trend bizzarro ma effimero, come quelli che di tanto in tanto si affacciano alla vetrina di TikTok per poi sparire nel nulla (ma vi ricordate quando andava di moda coprirsi di birra per abbronzarsi meglio?), o rivelazione di un segreto intimo ma collettivo?
Com’è nato il “turismo al supermercato”?
A fare da “spartiacque”, per così dire, è stato un video pubblicato da un’utente di TikTok che ha già raccolto decine di milioni di visualizzazioni. “Penso che la cosa migliore da fare durante un viaggio sia andare a fare la spesa” ha spiegato l’autrice del video. “Credo che si possa intendere come turismo: non solo è un’esperienza culturale, ma puoi anche trovare un sacco di cose da riportare come souvenir.”
Difficile darle torto: immaginiamo che anche l’osservare come si comportano i locali mentre attendono il proprio turno al reparto forno possa essere “esperienza culturale”, se siamo appassionati di antropologia e grande distribuzione.
Nei commenti del video, in ogni caso, si è fondamentalmente rivelata una piccola setta di collezionisti di prodotti unici: c’è chi dispensava consigli su dove trovare i migliori sacchetti di patatine (Estonia e Spagna, a quanto pare), chi spiega dove trovare le caramelle dai gusti più disparati, chi racconta di essere rimasto sorpreso da quanto erano diverse le bibite negli altri Paesi. Non ci sorprende: ricordate quando gli americani erano impazziti a causa del colore della Fanta italiana?