È già tempo di tirare le somme in Champagne, dove i vigneron hanno appena concluso la loro vendemmia, niziata il 20 agosto per i Cru più precoci. Un anno sicuramente difficile, a causa soprattutto della siccità, che però pare non abbia fermato il successo del vino più apprezzato del mondo, visto che in Francia già si parla di un'”annata perfetta“.
“I Vigneron e le Maison sono entusiasti di questa magnifica vendemmia”, dicono dal Comité Champagne. “I mosti lasciano presagire un’ottima qualità, il livello medio di alcol potenziale è superiore a 10% vol e l’acidità è buona. Per quanto riguarda le quantità, pur essendo piuttosto eterogenee a seconda dei settori, hanno permesso a ciascuno di raggiungere la resa commerciabile, fissata per l’anno a 12 000 kg/ha”.
Il presidente dei viticoltori, Maxime Toubart, si rallegra del fatto che “grazie a una vendemmia abbondante e di qualità e con il consenso eccezionale dell’INAO, i viticoltori hanno potuto ricostituire la loro riserva interprofessionale, che era stata ampiamente utilizzata l’anno scorso per compensare le perdite della campagna 2021”. “La vendemmia 2022 è provvidenziale”, secondo David Chatillon, presidente delle Maison, che nota con soddisfazione che “la domanda del mercato è forte (+9% a fine agosto rispetto all’anno scorso) dopo una già notevole annata 2021”.
Dunque, almeno per un po’, pare che gli amanti dello Champagne possano stare tranquilli: anche le uve raccolte quest’anno diventeranno grandi vini.