General Mills si ritrova con cereali da colazione abbandonati da millenials e generazione di salutisti, e è convinta che potrà invece puntare sui bambini e sulle persone anziane.
A quanto pare, la categoria dei cereali negli ultimi anni si è notevolmente ridotta poiché i consumatori più attenti alla salute si rivolgono ad altre opzioni. Per General Mills, tuttavia, il cereale è un alimento importante: rappresenta circa il 30% dell’attività complessiva dell’azienda. L’azienda, quindi, sta tentando un nuovo approccio, valutando il cambiamento dei dati demografici negli Stati Uniti per contribuire a incrementare le vendite. Questo è quanto ha dichiarato Jonathon Nudi, presidente del gruppo del Nord America per la vendita al dettaglio di General Mills. Puntano quindi su anziani e bambini, dato che i dati demografici parlano chiaro. Afferma sempre Jonathan Nudi: “questi gruppi hanno alcuni dei più alti livelli di consumo di cereali pro capite”. Fornendo assistenza a questi clienti, quindi, l’azienda migliorare.
Alexander Esposito, analista di ricerca presso Euromonitor International, afferma che i cereali da colazione siano popolari tra i genitori che cercano un modo facile e conveniente per la colazione dei figli, e che i dolci sapori tendono ad attrarre i bambini. Invece, per le persone sopra i 55 anni i cereali sono attraenti perché offrono alcuni benefici nutrizionali, come le fibre. I Millennial e gli adulti più giovani, invece, tendono a prendersi cura delle etichette etiche, come le certificazioni organiche.
Fonte: edition.cnn.com