A Giussano ci sarà anche una Giubiana dedicata al pandoro di Chiara Ferragni. A realizzarla è stata la frazione di Robbiano. Le cinque giubiane allestite sono state presentate il 21 gennaio, con una sfilata lungo il centro storico. E a destare scalpore è stata quella creata dai volontari di Robbiano e chiaramente ispirata al pandoro-gate. Tuttavia è lecito chiedersi se ci fosse davvero bisogno di una Giubiana del genere.
La Giubiana di Chiara Ferragni, satira o cattivo gusto?
Giustamente se non siete della zona vi starete chiedendo cosa sia una Giubiana. Nota anche come Festa della Giobia, con il termine di Giubiana si intende sia la festa che il fantoccio di questa festa tradizionale tipica di alcune zone del Piemonte e della Lombardia.
In pratica vengono realizzati questi fantocci di paglia alti anche 4 metri, con il viso di streghe o di personaggi tradizionali del loco (per esempio abbiamo Paina, Birone o Laghetto, un po’ come se fossero gli Arlecchino, i Pantalone e i Brighella del Carnevale per intenderci). Questi fantocci vengono poi bruciati l’ultimo giovedì del mese di gennaio in grandi roghi nelle piazze.
Il significato simbolico è abbastanza chiaro. Rito di antica origine contadina, in pratica indica il passaggio fra la stagione fredda e morta a quella calda e vitale. Inoltre vuol anche significare bruciare il vecchio anno e tutti i suoi aspetti negativi, in modo da augurare un nuovo anno più ricco e propizio. Il falò diventa dunque simbolo di ripartenza e rinnovamento.
Tradizioni similari sono diffuse un po’ in tutta Italia, con modalità di svolgimento similari. Lo stesso significato, per esempio, lo ha il salto del falò: ci si lascia indietro, bruciandole, tutte le storture dell’anno vecchio, pronti a ripartire per l’anno nuovo.
E fin qui ci siamo. La cosa su cui riflettere qui, però, è l’opportunità e il buon gusto nel creare una Giubiana che ricorda evidentemente Chiara Ferragni. Il volto della Giubiana è una scatola di pandoro rosa con disegnati gli occhi che sono il marchio di fabbrica dell’influencer. Inoltre di solito le giubiane sono vestite di stracci, mentre questa indossa un abito da sera elegante.
Va bene la goliardia, va bene tutto, però qui si rischia di passare un messaggio sbagliato. Al netto del fatto che c’è un procedimento legale ancora in corso che dovrà dimostrare se le accuse siano fondate o meno (anche se il web pare che abbia già stabilito quale sarà la sentenza), quanti davvero intenderanno quel bruciare la Giubiana che ricorda il pandoro di Chiara Ferragni semplicemente come un gesto volto a cancellare le brutture dell’anno passato (se pensate che il pandoro-gate sia il Male assoluto dell’anno passato, beh, allora dovete rivedere le vostre priorità, semicit. Ron Weasley) e come un gesto dettato dalla tradizione e non come un qualcosa collegato direttamente all’influencer? Perché leggendo i messaggi che sono stati rivolti all’influencer e alla sua famiglia dopo lo scoppio del pandoro-gate c’è da farsi venire i brividi.
Lo sappiamo, probabilmente adesso che arriveranno i carri di Carnevale, figuriamoci se da qualche parte non salteranno fuori quelli dedicati al pandoro rosa. Carri dedicati agli “scandali” del momento sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Ma un conto sono i carri che sfilano, un conto bruciare sul rogo un fantoccio che si ispira a una persona vera.