Vero che l’invecchiamento subacqueo, pur avendo forse esaurito la sua carica di novità, continua a conservare un certo fascino – ma forse così è esagerare un poco, non credete? Un gruppo di subacquei ha ritrovato un centinaio di bottiglie di Champagne, ancora sigillate, all’interno di una antica nave sommersa nel mar Baltico. E pensate un po’: c’è persino chi sostiene di conoscere il destinatario. Almeno di fama, ecco.
Destinatario che, immaginiamo, si sarà ormai messo l’animo in pace all’idea di non avere ricevuto il suo ordine di bolle francesi (o almeno ce lo auguriamo: di fantasmi un po’ incazzati e un po’ alcolizzati ne facciamo volentieri a meno): trattasi – almeno per le ipotesi avanzate fino a ora – dello zar Alessandro II. E le bottiglie? Beh, potrebbe essere il celeberrimo Cristal della maison Louis Roederer. Povero zar!
La testimonianza dei subacquei
L’imbarcazione, dicevamo, risale al XIX secolo (lo zar Alessandro II, tanto per intenderci, fu imperatore di Russa dal 1885 fino alla sua morte, avvenuta nel 1881; mentre la prestigiosa etichetta in questione sarebbe nata nel 1876), e al suo interno i subacquei hanno anche trovato alcune bottiglie (in argilla!) d’acqua minerale Selters, delle porcellane e altri oggetti di valore: “Un tesoro”, come l’ha definito Tomasz Stachura, leader del gruppo subacqueo.
Il relitto è stato individuato a circa 20 miglia nautiche a sud dell’isola svedese di Öland. Stando a quanto ipotizzato fino a ora, come vi raccontavamo, poteva trattarsi di una “barca a vela piena di merce per lo zar Alessandro II”, mentre lo Champagne “poteva provenire dal rinomato Roederer”.
Stachura ha raccontato di avere contattato il produttore, che ha confermato come nel 1876 la maison avesse per l’appunto iniziato a produrre Champagne appositamente per la corte imperiale. Bando alle ciance, dunque, e spazio alla domanda che sta rimbalzando nella testa di tutti noi: quando lo recuperiamo, ‘sto carico?
Ci vorrà un po’ di tempo, con ogni probabilità. La scoperta sarà prima condivisa alla conferenza Baltictech 2024, che si terrà a novembre in Polonia; e poi sarà ovviamente necessario attendere le indicazioni delle autorità locali. Stachura, in ogni caso, non sembra pervaso dalla fretta: “È rimasto lì per 170 anni, quindi lasciamolo lì per un altro anno e avremo tempo per prepararci meglio per l’operazione”.