Si avvicinano le vacanze natalizie, normalmente sinonimo di licenze e concessioni a livello di dieta: in Russia, tuttavia, coloro che vorrebbero gustare il tradizionale caviale rosso, tipico delle vacanze invernali, dovranno fare i conti con l’impennata dei prezzi, che fa registrare il livello più alto di sempre.
L’inflazione, dopotutto, non risparmia nessuno: secondo i calcoli elaborati dall’agenzia statale di statistica Rosstat, infatti, il prezzo di mercato per un chilogrammo di uova ha superato i 5000 rubli (equivalenti a circa 68,60€), segnando così la registrazione più alta dall’inizio dei monitoraggi del mercato. E così, in molti dovranno probabilmente rinunciare al caviale e burro spalmato sul pane, piatto tipico nella notte del Capodanno russo.
L’aumento dei prezzi non era affatto previsto, visto che secondo l’Agenzia federale per la pesca c’è stato un aumento del 30% della pesca al salmone. Con l’intero mercato concentrato nelle mani di una quindicina di aziende dell’Estremo Oriente (la maggior parte della pesca avviene nella penisola della Kamchatka, nell’Est più remoto), pare che siano stati i produttori stessi a causare l’impennata dei prezzi in vista dell’aumento di domanda legato alle vacanze invernali.