Quattordici individui, tutti proprietari di fabbricati adibiti all’uso civile, sono stati denunciati dagli agenti del nucleo ambientale della Polizia locale di Catanzaro per aver scaricato (in maniera continuativa, beninteso) le acque reflue domestiche direttamente nel vicino fiume Castace. Nello specifico, secondo quanto lasciato trapelare dai rapporti redatti dagli agenti delle forze dell’ordine, gli individui in questione sono stati rintracciati soprattutto grazie agli aiuti forniti dalla ditta che si occupa della manutenzione del sistema fognario locale: i militari, nel corso delle indagini sul caso, hanno così potuto riscontrare che dalle colonne montanti delle abitazioni dei nostri protagonisti i liquami domestici (e buon appetito) “scavalcavano” la rete comunale gettandosi direttamente nelle acque del Castace.
Gli agenti del nucleo ambientale hanno dunque proceduto con le operazioni di monitoraggio grazie all’impiego di appositi coloranti che hanno permesso di tracciare il percorso degli scarichi domestici. Scarichi che, ovviamente, trasportati dalla corrente del Castace sarebbero poi sfociati anche in mare. I quattordici proprietari in questione sono stati dunque deferiti all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di inquinamento ambientale, ai sensi della normativa vigente che vieta lo scarico di acque reflue sotterranee senza previo passaggio nel depuratore.
Rimanendo in questo piacevolissimo argomento, vi segnaliamo che d recente nel Regno Unito il dibattito sul riciclo delle acque reflue sta raggiungendo nuovi sviluppi, mentre in quel di Singapore è stata messa a punto, prodotta e venduta una birra prodotta con l’urina.