Siamo nel pieno della stagione delle castagne, il frutto autunnale per definizione in Italia che spinge migliaia di persone ad addentrarsi nei boschi. Ma attenzione a dove si raccolgono. Spesso – anche inconsciamente – le persone si fermano a raccogliere le castagne nei boschi privati; anche perché sono quelli meglio conservati e curati. Attenzione, però: raccogliere le castagne su proprietà private altrui equivale ad un furto, ed è quindi un reato penale.
Diversi gli enti che in questo periodo tengono alta l’attenzione su questo tema, tra questi anche la Polizia provinciale di Modena, che nella persona del suo comandante Fabio Leonelli dichiara: “E’ un furto a tutti gli effetti. Occorre tenere sempre presente che raccogliere castagne in un fondo privato è un reato, anche se non ci sono appositi cartelli di segnalazione della proprietà. Spetta al raccoglitore, infatti, informarsi sulla proprietà privata, comunale o demaniale dei terreni”.
Ma se il raccoglitore che raccoglie il frutto in un terreno privato viene denunciato dal proprietario? Secondo l’articolo 626 del codice penale rischia addirittura fino ad un anno di reclusione e una multa fino a 206 euro.
Anche se non è obbligatorio per legge, la Polizia provinciale raccomanda ai proprietari di selve castanili di installare l’apposita segnaletica per evitare l’assalto dei razziatori di castagne. Il cartella deve riportare la seguente dicitura: “Proprietà privata divieto di raccolta castagne art. 624 e 625 del codice penale e articolo 2043 del codice civile”.