Le indagini per il Caso fritto misto che ha coinvolto anche il direttore de Il Gusto proseguono, con un risvolto prevedibile: Luca Ferrua si dimette. A comunicarlo lo stesso gruppo Gedi, editore di La Repubblica – e Il Gusto, appunto – nonché La Stampa, con una cessazione del ruolo (come direttore ma anche come giornalista dell’azienda) a partire dal prossimo 1 giugno.
Dalla Procura di Torino arriva l’accusa di corruzione a Ferrua per quelle campagne pubblicitarie create e pubblicate in conflitto di interessi, nella fattispecie per il caso del Fricassè ‘d Baudisé presso il Comune di Baldissero in Piemonte. Ferrua è solamente uno dei coinvolti: insieme a lui ci sono persone di rilievo quali Federico Costa ovvero consigliere comunale del paese, la sua ex moglie Maria “Rosy” Ursillo, Beppe Carlevaris ovvero presidente di VisitPiemonte. Tra Comune e l’attività giornalistica svolta dal direttore su Il Gusto, ci sono di mezzo anche società che hanno un ruolo cruciale.
Conflitto di interessi tra giornalismo e società
Le società coinvolte nella campagna pubblicitaria piemontese sono la Pinin Panot e la Rosfert srl. Di quest’ultima è socio anche Luca Ferrua. L’ormai ex direttore era solito optare per questo modus operandi: fare promozione per aziende private e pubbliche attraverso Il Gusto, e quindi Repubblica e La Stampa. Oltre alle società citate, a Dissapore ne scovammo anche un’altra associata a Ferrua ovvero la Spyrot (della Rosfert per il 60 %), agenzia di comunicazione dal sito web fumoso e che vende copertura mediatica.
Constatammo una correlazione tra gli imprenditori che compaiono sui social network di Spyrot e gli articoli de Il Gusto, rigorosamente non segnalati come pubblicitari. Dopo aver pubblicato le nostre conclusioni, la Spyrot ha cercato maldestramente di cancellare le proprie tracce.
Le dimissioni di Luca Ferrua
La società editrice comunica le dimissioni di Luca Ferrua facendogli “i migliori auguri per le sue prossime sfide professionali“, sfide professionali che cesseranno per Gedi a partire dal 1 giugno. Il giornalista era passato da caporedattore del quotidiano torinese a direttore del magazine verticale dedicato all’enogastronomia Il Gusto, per finire in mezzo a indagini su corruzione e turbata libertà di scelta del contraente.
A condurre l’inchiesta è il pubblico ministero Elisa Buffa, concentrata sulla manifestazione organizzata nel 2023 dal Comune di Baldissero per promuovere il fritto misto piemontese. Il comune ha stanziato quasi ventimila euro (accumulate alle cinquantamila ottenute dalla Regione con VisitPiemonte: questa somma, oltre a essere frutto di preventivi sospetti, è passata attraverso società di cui anche lo stesso Luca Ferrua è socio.
Il destino de Il Gusto
Non possiamo fare a meno di chiederci quale sarà ora il futuro de Il Gusto. Lo sostituirà Eleonora Cozzella, firma di punta dell’enogastronomia nonché giornalista del Gusto? O magari Lorenzo Cresci, che a lungo per il portale è stato il braccio destro di Ferrua? La direzione potrebbe anche rimanere in mano a Maurizio Molinari, direttore editoriale Gedi che sta coprendo temporaneamente l’incarico in attesa di una soluzione.