Dopo 15 anni di rodata e populista celebrità da piccolo schermo Antonella Clerici ha aperto domenica scorsa nel Centro commerciale Campania di Marcianise, in provincia di Caserta, “Casa Clerici“, primo locale di una catena di ristorazione distribuita in tutta Italia e griffata dalla conduttrice de “La prova del cuoco“.
Seicento metri quadri per oltre 200 coperti: tinte pastello, design pop, tapiri d’oro, abiti di scena (in una vetrina è perfino rinchiuso il famoso abito blu che la Clerici ha indossato al Teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo):“Oh oh oh, oh oh oh oh, zam zam zam zam, bum bum!”
La scelta di campo è evidente: si punta alla stella Michelin, non ci sono dubbi.
Completano lo scenario la bottega per acquistare cibo, utensili, ricettari, accessori (tra cui i famosi e tanto abbacinanti grembiuli) ovvero quello che Antonellina nostra ha definito “un format anglosassone con il cuore italiano“ realizzato da Gai Mattiolo.
La Clerici, ahinoi, non sarà fisicamente ai fornelli, ma si paleserà con grembiule papale ammantata di luce su un maxi schermo visibile dai tavoli, così da poter salutare i fedeli commensali durante i pasti, che saranno preparati invece dallo chef avanguardista Riccardo Facchini, uno che, dopo anni di studi, ha deciso di improntare la cucina del ristorante, aiutato da uno staff tutto campano, su…? Ma sui piatti più amati da Antonella Clerici, che domande: risotti, pasta cucinata in 12 modi diversi, tagliatelle (surgelate), «L’orto di Casa Clerici» che racchiude cinque opzioni di insalata, «A tavola con Antonella», ovvero dieci piatti unici e sostanziosi tra cui gnocchi, polpette e frittate.
«Il menu bimbi», in cui i tortellini alla panna diventano fiocchi di neve, la piadina, le cotolette alla milanese, il vitel tonné (che contiene l’unico pesce di tutto il menù, perché alla padrona di casa il pesce non piace e tanto basta per non cucinarlo), per finire i dolci firmati Sal de Riso.
Fondamentale sarà l’attenzione per la freschezza dei prodotti, tutti inevitabilmente “scelti con cura tra le eccellenze gastronomiche realizzate in prevalenza da artigianali locali”. “Mi auguro che questo progetto vada bene. Ho intenzione di aprire altri ristoranti sempre nei centri commerciali perché voglio che siano locali popolari, dove con uno scontrino di 15 euro mangi rilassato e divertito come a casa tua”
Previsti anche Cooking show, eventi, corsi di cucina, probabilmente lezioni di catechismo culinario a cura di Anna Moroni doppiata dalla voce di Luca Ward per rendere il verbo più autorevole e meno fastidioso all’orecchio umano.
La prima stella, dicevamo, dovrebbe arrivare in tempo record entro i primi tre mesi, motivata soprattutto dalla sfiziosa ricetta del puré. Zum Zum!
[Crediti | Link: Quotidiano Nazionale, immagini: Lapresse]