Immaginiamo che un breve riassunto sia più che doveroso: Carrefour e Pepsi avevano litigato? Beh, sì – ma la faccenda è un poco più complessa, a dire il vero. All’inizio dell’anno vi raccontammo della scelta della catena di supermercati in questione di eliminare alcuni prodotti (inclusa la Pepsi, naturalmente) dai propri punti vendita in Italia, Francia, Spagna e Belgio, in una più che eloquente forma di protesta verso i rincari giudicati come eccessivi.
L’esempio di Carrefour venne seguito, appena una manciata di ore più tardi, anche da Leclerc, formando una curiosa forma di solidarietà tra supermercati, ovviamente di insegne diverse, al fine di aumentare la pressione sui produttori alimentari e ottenere una contrazione più o meno decisa dei prezzi.
“Ci siamo voluti tanto bene…”
Questa, dovutamente riassunta in sintesi, è l’impalcatura contestuale. La notizia più recente è che Carrefour, prima insegna – come appena accennato – ad avere rimosso i prodotti a marchio Pepsi dai propri scaffali, ha ritenuto opportuno seppellire l’ascia di guerra. Stando a quanto riportato nelle ultime ore dal Wall Street Journal, infatti, la più grande catena di distribuzione alimentare del Vecchio Continente ha preso a ripopolare le proprie corsie con i prodotti PepsiCo – o almeno in Francia, ecco.
Il direttore esecutivo del ramo d’Oltralpe di casa Carrefour, Alexandre de Palmas, ha commentato la notizia con un simpatico post pubblicato sul suo profilo X (ex Twitter): “È bello rivedere amici che non vediamo da molto tempo” ha scritto nella didascalia, affiancandole una foto in cui tiene in mano una bottiglia di Pepsi.
Vale la pena notare che la “messa al bando” dei prodotti Pepsi non è l’unica misura anti-rincari intrapresa da Carrefour, anche se è di fatto la più radicale: pochi mesi prima, infatti, il colosso della grande distribuzione aveva preso a segnalare con un vistoso bollino arancione quei prodotti affetti da shrinkflation.
Ma torniamo a noi, e ai cosiddetti trattati di pace: per quanto PepsiCo abbia fatto sapere di essere “soddisfatta di aver raggiunto un accordo e lieta che i nostri prodotti stiano tornando sugli scaffali di Carrefour”, è bene notare che i dettagli dell’accordo evidentemente raggiunto tra le due parti non sono ancora stati resi noti. Quel che è certo è che il braccio di ferro tra il colosso delle bevande zuccherate e la catena di supermercati è interpretabile come emblematico di un contesto attraversato da forti correnti inflazionistiche: la speranza è che la vertenza possa rappresentare il raggiungimento di un compromesso comodo anche per i consumatori.