Un dipendente e un ex cliente della Carpigiani conoscevano bene il valore delle macchine per gelati, ecco perché si erano organizzati bene per rubarle.
Come in una (scadente) versione di “Ocean’s Eleven”, i due si erano spartiti i compiti: il 48enne nigeriano, residente a Bologna, lavorava dentro lo stabilimento di Anzola di Carpigiani, come dipendente addetto allo smaltimento rifiuti. L’altro, un 47enne iracheno, residente a Ravenna, aveva invece acquistato alcune delle costosissime macchine dei gelati, per poi rivenderle in Medio Oriente.
I due avevano iniziato a rubare le macchine per la produzione del gelato, agendo indisturbati per qualche mese: il dipendente le caricava sul muletto che era abilitato a manovrare, poi le scaricava nel furgone dell’ex cliente, che molto probabilmente le rivendeva conoscendo molto bene il valore delle macchine.
I Carabinieri non hanno investito molto tempo però per risalire alle dinamiche dei due ladri: anzi, nel corso di un’irruzione, sono riusciti a bloccare i due in flagranza di reato e hanno recuperato una settantina di “agitatori” per il gelato, del valore complessivo di 70mila euro. Secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe che i ladri abbiano trafugato macchinari professionali per un valore complessivo di 100mila euro. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario mentre i due ladri sono in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
[Fonte: Ravennatoday]