Continuano le mobilitazioni sul territorio nazionale per protestare contro il cosiddetto caro bollette: dopo la sfilata decisamente eloquente dai panificatori campani in quel di Napoli, un nutrito gruppo di giovani agricoltori è sceso in piazza a Milano per far sentire la propria voce: come accennato il nodo della matassa è rappresentato dalle fiammate dei prezzi dell’energia, che rischiano di determinare un vero e proprio collasso della filiera primaria. I cartelli e gli slogan dei manifestanti, dopotutto, parlano chiaro: “Senza agricoltura e senza agricoltori non si mangia” si legge, “Siamo alla canna del gas” o “Non toglieteci il futuro” urlano alcuni.
Presente alla manifestazione anche Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti, che ha sottolineato come diverse aziende abbiano riportato aumenti del 500% sui costi energetici – mazzate a cui di fatto occorre perfino aggiungere gli aumenti dei costi del gasolio o dei fertilizzanti, a loro aumentati in tripla cifra. “Tutto questo sta mettendo in forte difficoltà le nostre imprese dei giovani o meno, con un rischio in termini di aumento dei costi sui cittadini e i consumatori” ha commentato a tal proposito Prandini, sottolineando come la filiera non possa più farsi carico dei rincari, “proteggendo” i prezzi al consumatore. “Servono provvedimenti di carattere governativo e soprattutto misure di carattere comunitario” ha proseguito “a sostegno delle imprese agricole dei singoli stati membri. Sarà una risposta se ci sarà concreta rispetto a quelli che sono i bisogni di cui le aziende necessitano”.