Andiamo a Bari perché qui gli esercenti che aderiscono alla Fiepet Confesercenti Bari sono stati chiari: se il Governo non girà subito e con mezzi concreti, ecco che le piccole e medie attività abbasseranno le serrande a causa del caro-bollette. È necessario, infatti, che il Governo si attivi velocemente per garantire gli aiuti promessi.
Antonello Magistà, coordinatore provinciale di Fiepet, non ha dubbi: le piccole e medie imprese sono pronte a sospendere le loro attività se non otterranno aiuti concreti. Secondo Magistà il Governo deve smetterla con i contentini e iniziare a dare un segnale forte, soprattutto per quanto riguarda il pagamento delle bollette energetiche. Se ciò non accadrà il 90% di esse è pronta a chiudere le proprie attività ad oltranza.
In aggiunta per ottobre sono previsti nuovi rincari. Considerando che le bollette sono triplicate, a volte anche quintuplicate, è evidente che il sistema economico è al collasso. Magistà sottolinea che continuare a lavorare fra enormi sacrifici, senza riuscire a produrre profitti, continuando a lavorare in perdita, combattendo in contemporanea la diminuzione della clientela, la contrazione della spesa, la riduzione del turismo e l’aumento delle materie prime è praticamente impossibile.
Per questo Magistà chiede che, almeno per una volta, la battaglia politica sia messa da parte per affrontare uniti la crisi delle attività commerciale e del paese.
Dal canto sua Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, ha fatto notare anche un altro aspetto della questione. In estate, grazie al turismo e agli eventi, gli esercenti sono riusciti a mettere qualcosa da parte per fronteggiare i mesi di minor produttività come ottobre e novembre. Solo che gli incassi maggiori ottenuti, adesso, servono solamente a parare gli aumenti. E forse non saranno neanche sufficienti.