In Giappone il Governo ha deciso di varare una legge per proteggere la carne Wagyu, fra cui anche il famoso manzo di Kobe. A causa dell’epidemia da Coronavirus, il governo nipponico ha deciso di tutelare il patrimonio genetico degli allevamenti del Wagyu.
Grazie alle nuove norme, si cercherà di arginare il fenomeno del commercio illegale e del contrabbando, frutto anche della rinnovata popolarità di questa pregiata carne. Il patrimonio genetico degli animali destinati a produrre questo tipo di carne, infatti, viene considerato alla stregua di “proprietà intellettuale” in quanto è stato sviluppato nel corso del tempo tramite precisi cicli riproduttivi selezionati
Da adesso in poi i laboratori o altri enti giapponesi potranno presentare ingiunzioni anche contro l’approvvigionamento illecito e il commercio del liquido seminale dei riproduttori. E’ stata poi inserita una tracciabilità sulla provenienza del materiale genetico, oltre che registrazioni più dettagliate delle transazioni relative alla razza Wagyu.
E guai a violare tali leggi: si arriva a multe di 10 milioni di yen, pari a circa 9.000 euro e una condanna penale a dieci anni di carcere. Il fatto è che le esportazioni di manzo Kobe sono aumentate a livello esponenziale: nel 2010 si parla di 3,4 miliardi di yen, mentre nel 2018 di 24,7 miliardi.
La carne Wagyu è assai particolare: viene prodotta da razze bovine che sono state geneticamente selezionate per garantire una carne marmorizzata, con alti livelli di tessuto adiposo ricco di grassi insaturi che conferisce alla carne una consistenza tenera e un sapore ricco.