Uno studio recente pubblicato su Nutrients ha scoperto che alcune carni vegetali, quelle usate come sostituti della carne vera, possono essere più dannose che utili in quanto carenti di alcuni nutrienti chiave di cui il corpo ha bisogno. Lo studio è stato ralizzato dalla Chalmers University of Technology in Svezia e ha esaminato 44 diversi tipi di sostituti della carne.
Forse i sostituti vegetali della carne non fanno poi così bene
La maggior parte dei sostituti vegetali della carne esaminati erano costituiti da proteine di soia e di piselli, ma c’erano anche opzioni fatte con soia fermentata, tempeh e micoproteine. I ricercatori hanno così indagato sui nutrienti contenuti in queste alternative vegetali alla carne e hanno notato che, per quanto riguarda ferro e zinco, quelli presenti in questi alimenti non venivano assorbiti dal corpo a sufficienza a causa della presenza di fitati nelle proteine vegetali (riducono o bloccano l’assorbimento intestinale di alcuni nutrienti).
Catherine Gervacio, dietista e nutrizionista, ha spiegato che non tutte le proteine sono uguali. Le carni fatte con proteine vegetali hanno meno grassi, calorie e colesterolo rispetto alla carne vera, ma mancano anche di alcuni nutrienti.
Il problema è che la maggior parte dei sostituti della carne arrivano dalle piante e quest’ultime contengono fitati che usano per immagazzinare il fosforo, elemento necessario per la loro crescita.
Solo che mentre questi fitati sono utili alle piante, non altrettanto lo sono per noi: si legano a determinati nutrienti e li rendono meno assorbibili. E questo accade soprattutto per calcio, zinco e ferro.
Per questo motivo le proteine vegetali o i sostituti della carne contengono ferro non eme (quello meno assorbibile) in quanto i fitati si legano ad esso. Tuttavia le carni vegetali non sono tutte uguali. Per esempio nei prodotti fermentati a base di soia come il tempeh, il processo di fermentazione scompone i fitati.
Inoltre alcune carni vegetali sono state preventivamente addizionate con ferro e zinco per cercare di garantire il giusto quantitativo di nutrienti. Gervacio alla fine spiega che il suo consiglio è quello di consumare pasti bilanciati che contengano una combinazione di proteine animali e vegetali in quanto ciascuna di esse supplisce a ciò che manca all’altra.
Inoltre consiglio poi a coloro che vogliono seguire una dieta su base vegetale di confrontarsi sempre con un professionista. Il rischio delle diete vegetariane e vegane fati da te, infatti, è di incorrere nella carenza di determinati nutrienti. Spetterà al dietologo, al nutrizionista o al medico stabilire quale integrazione sia necessaria con quel particolare tipo di dieta.
Altri studi in precedenza avevano, invece, dimostrato che la carne vegetale conteneva meno calorie, ma anche più sale rispetto a quella vera.