Impossible Food, il colosso della carne vegetale insieme a Beyond Meat, rimanda ancora una volta l’ingresso in Borsa. Dopo aver alimentato i rumors circa un imminente ingresso a Wall Street con una dichiarazione ambigua del CEO Pat Brown – “Arriverà il momento in cui dovremo quotarci in Borsa, ma non sappiamo ancora quando” – nei giorni scorsi l’azienda di plant-based meat ha reso noto un round d’investimento da 500 milioni di dollari, arrivando così alla raccolta di 2,1 miliardi di dollari.
Nei mesi passati l’ingresso in Borsa di Impossible era dato per scontato, ma nel frattempo il colosso delle proteine alternative ha lanciato altri prodotti, come gli Impossible Nuggets di finto pollo, e ha messo un piede in altri mercati oltre a quello statunitense di partenza, portando il marchio Impossible in Australia e Nuova Zelanda. L’Europa, oltre alla Borsa, resta per il momento il sogno non realizzato di Impossible, ma il cavallo di Troia potrebbe essere proprio il finto pollo, dato che l’ingrediente che serve a dare alla finta carne il colore e il sapore “di sangue” è la leghemoglobina, che in quanto OGM non entra nell’Ue. Tanto che di recente la carne vegetale di Impossible è entrata nel ripieno di ravioli Buitoni, ma quelli destinati al mercato Usa.
David Borecky, Chief Financial Officer di Impossible Foods, ha dichiarato: “Siamo fortunati ad avere grandi investitori che credono nella nostra missione a lungo termine. L’ultimo round di finanziamenti ci consente di accelerare ulteriormente l’innovazione dei nostri prodotti e gli sforzi di espansione globale mentre continuiamo a sfruttare il potere del sistema alimentare per soddisfare i consumatori e combattere il cambiamento climatico”.