Se non avete letteralmente vissuto sotto una roccia avrete notato che sono sempre più i brand di fast food che, negli ultimi tempi, hanno tentato di approcciarsi al mercato della carne vegana (McDonald’s e Burger King, tanto per fare due esempi a caso), strizzando l’occhio soprattutto a chi è effettivamente carnivoro ma che – per sensi di colpa o per motivi di salute, noi non giudichiamo – vorrebbe provare una dieta senza carne.
Ebbene, stando a un report redatto dall’organizzazione no-profit World Animal Protection, questa nuova tendenza ha già contribuito a salvare più 630 mila animali nei soli Stati Uniti, tra cui ” più di 211.000 maiali, 77.000 mucche e 350.000 polli”. In più va sottolineato che la valutazione di WAP “non tiene conto dell’intero mercato dei prodotti a base vegetale”, come i sostituti di uova e latticini. Per avere un quadro più completo occorre rivolgersi a Zero Egg, azienda specializzata nella produzione di uova a base vegetale: secondo i loro calcoli, le galline ovaiole salvate dallo sfruttamento sono circa 4300 (i dati, ancora una volta, sono inerenti agli States).